Scudo fiscale, quando capitale fa rima con illegale
Pronti, partenza e via. Lo scudo fiscale in Italia alla fine è partito, non senza polemiche e critiche. Pensato dal governo per battere cassa, proprio quando la crisi economica in atto sta facendo sentire con virulenza i suoi effetti. Nei piani del Ministero dell’Economia lo scudo dovrebbe fruttare all’erario dai quattro ai sei miliardi di euro, tassando con un’aliquota del 5% i capitali fatti rientrare nel paese.
Per le opposizioni si tratta semplicemente di un gigantesco condono. Lo scudo di preoccupazioni ne solleva fin troppe. I capitali che rientreranno in Italia, infatti, sono, nella migliore delle ipotesi frutto di evasione fiscale. Denaro sononante che è stato fatto fuoriuscire illegalmente dal nostro paese per evitare di pagare le tasse dovute. Tuttavia, è altrettanto certo che una buona parte di questi capitali è frutto di attività criminali, legate al riciclaggio di denaro sporco. Gli incassi dei traffici di droga, armi, esseri umani, della prostituzione, della corruzione, e chi più ne ha più ne metta, vengono ripuliti al di fuori dei confini nazionali. Si calcola che dall’Italia siano fuoriusciti negli ultimi anni circa 600 miliardi di euro. Tutti transitati nei paradisi fiscali o nei centri off-shore, dove una volta ripuliti hanno contribuito ad innescare l’attuale crisi. Un’impressionante somma di denaro pronta a fare il suo ingresso trionfale in Italia.
Ad appesantire i sospetti relativi allo scudo fiscale un emendamento presentato in Commissione bilancio e finanza del Senato dal senatore Fleres, del Pdl, appoggiata dalla maggioranza. Se l’intento è quello di incassare più soldi possibili nel minor tempo possibile, l’emendamento Fleres non va molto per il sottile. Se approvato, lo scudo comprenderebbe anche reati precedentemente esclusi quali il falso in bilancio, la frode fiscale, al bancarotta fraudolenta. Cadrebbe, inoltre, l’obbligo per gli intermediari finanziari di segnalare le operazioni sospette di riciclaggio. Infi- Scudo fiscale, quando capitale fa rima con illegale ne, le pratiche per il rimpatrio dei capitali non potrebbero essere utilizzate come prove nei procedimenti penali in corso. Riepilogando, lo stato italiano non porrebbe alcun problema a tutti coloro volessero far rientrare capitali illecitamente, e sottolineiamo illecitamente, depositati all’estero, abdicando al controllo dell’origine degli stessi. Non importa da dove vengono, l’importante è che garantiscano introiti all’erario e iniettino liquidi ad un’economia in cronica mancanza di liquidità. E’ inutile sottolineare che saranno proprio i grandi gruppi criminali a godere dei benefici dello scudo, vedendosi consegnare le chiavi del controllo dell’economia legale del nostro paese. L’operazione scudo, peggiorata dall’emendamento della maggioranza, mette in serio pericolo la sicurezza del nostro paese, condonando i patrimoni di boss, colletti bianchi e malfattori. Cui prodest?
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