Mafia leccese, scacco alla Sacra Corona: arrestati 38 tra capi e gregari
Scacco alla mafia leccese. Affondo delle forze dell’ordine contro boss
salentini e i loro gregari per la lunga stagione di sangue di cui sono
stati protagonisti per oltre 15 anni. Una vasta operazione contro la
Sacra corona unita è in corso dalle prime ore dell’alba. Sono 38 i capi
clan e gli affiliati arrestati da polizia e Ros dei carabinieri,
prevalentemente nella provincia di Lecce, ma anche in altre località
italiane. Per loro è scattata un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere.
LE ACCUSE – Omicidio e tentato
omicidio, aggravati dal metodo mafioso. Le indagini della squadra
mobile di Lecce e del Ros, avviate nel 2002 ed incentrate sui clan
dominanti della frangia «vincente» della Sacra corona unita attivi nel
Salento, hanno consentito di ricostruire gli autori e i mandanti di
oltre 18 omicidi e 10 tentati omicidi commessi nell’ambito della guerra
di mafia che, tra il 1987 al 2002, insanguinò la zona.
I CLAN IN LOTTA – In una prima
fase a contrapporsi furono gli storici clan De Tommasi e Tornese; poi,
all’interno dello stesso clan De Tommasi, nacque una spaccatura, e ne
seguì uno scontro tra il gruppo Toma-Cerfeda e quello
Pellegrino-Presta-Vincenti.
MACISTE – L’operazione,
denominata «Maciste», si è incentrata sui principali capi storici della
frangia leccese della Sacra Corona Unita, attualmente detenuti, tra cui
Giovanni De Tommasi, Mario e Angelo Tornese, Salvatore Rizzo, Bruno e
Remo De Matteis, Claudio Conte e Marcello Dell’Anna. Tra gli omicidi
quello di Italo Pinto (1987), Luigi Scalinci, Antonio Palazzo, Valerio
Colazzo, Giuseppe Quarta, Ivo De Tommasi, Piero Colapietro, Giovanni
Corigliano, Donato Erpete, Francesco Calcagnile (tutti avvenuti nel
1989), di Maurizio Petrini (1990), Ugo Causio, Romolo Morello (1991),
Roberto Valentini (1992), il duplice omicidio di Vincenzo Martena e
Paolo Spada e quello di Giuseppe Nacci (1993), di Ennio Zollino (1996),
Antonio Filieri (1997). Ma poi ci sono anche molti tentati omicidi.
Sullo sfondo la lotta per il controllo del traffico degli stupefacenti,
vendette, spaccature all’interno delle organizzazioni e il passaggio a
quelle nemiche.
MANTOVANO – «L’operazione
effettuata in mattinata contro 38 presunti affiliati alla Sacra Corona
Unita, costituisce l’ennesima, concreta, risposta delle forze di
polizia alla richiesta di tutela e di controllo del Salento». E’ quanto
afferma il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, esprimendo
«sincera gratitudine alle forze di polizia e all’autorità giudiziaria».
«Pur non essendo direttamente collegata a episodi criminali – aggiunge
– di varia matrice e privi di collegamento organico come ripetutamente
sottolineato che hanno interessato Lecce e provincia nelle ultime
settimane, in quanto indirizzata a colpire autori e mandanti di delitti
e disegni criminali del recente passato, l’operazione di oggi,
consegnando alla giustizia elementi di spicco di quella che è stata la
principale organizzazione criminale salentina – conclude – contribuisce
a bonificare un territorio che vede sistematicamente stroncato ogni
tentativo di riorganizzazione dei tradizionali assetti criminali».
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