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Cronisti minacciati, Sigfrido Ranucci in commissione Antimafia con Fnsi e Usigrai

Fnsi il . Brevi, Informazione, Istituzioni, Mafie

Il conduttore di Report ha raccontato al Comitato per le intimidazioni ai giornalisti le minacce di morte da parte di boss mafiosi. Su richiesta del presidente Giulietti, gli atti saranno trasmessi al Viminale. Mentre Vittorio Di Trapani ha sottolineato l’importanza che la Rai si costituisca parte civile nei processi che vedono come parte lesa dipendenti del servizio pubblico.

Oggi, mercoledì 13 gennaio 2021, Sigfrido Ranucci ha raccontato al Comitato per le intimidazioni ai giornalisti della commissione Antimafia le minacce di morte da parte di boss mafiosi. Tra le altre cose, Ranucci ha rivelato di essere stato oggetto di oltre 175 querele, con palese intento di fermare il suo lavoro di inchiesta.

Al termine dell’audizione, su richiesta del presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, il presidente del Comitato, Walter Verini, ha annunciato la trasmissione di tutti gli atti all’Osservatorio cronisti minacciati costituito presso il ministero dell’Interno.

Nel corso dell’incontro, il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, ha sottolineato l’importanza che la Rai Servizio Pubblico si costituisca parte civile nei processi che vedono come parte lesa dipendenti Rai.

Fnsi e Usigrai hanno inoltre segnalato al Comitato che il Tribunale ha deciso di non ammettere le telecamere al maxi processo contro la ‘ndrangheta “Rinascita Scott” che si è aperto oggi nell’aula bunker di Lamezia Terme.

Infine, è stata posta la questione della responsabilità civile per i giornalisti della Rai che, a causa della specifica natura giuridica del Servizio Pubblico, rischiano – unico caso italiano – di dover pagare di tasca propria querele ricevute nell’esercizio della loro professione.

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“Inaccettabili attacchi a Report. Solidarietà a Ranucci”

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