‘Illuminare le periferie’, i dati del terzo rapporto «Più esteri nei tg, una notizia su tre è sul Covid»
Presentato a Firenze lo studio promosso dall’Osservatorio di Pavia, con Cospe, Fnsi e Usigrai. Più spazio in prima serata al racconto dei fatti dal mondo, complici anche l’emergenza sanitaria e le sue conseguenze; il 29% dei servizi è dedicato alla politica, il 19,7% alle soft news.
La visibilità della pagina esteri nell’agenda dei telegiornali italiani di prima serata nel 2020 è pari al 25% dei contenuti trasmessi. In questo ambito – notizie dall’estero – l’emergenza sanitaria e le sue conseguenze nel mondo hanno pesato per il 32%, segue la politica estera con il 29% e le soft news (sport, cultura, costume, società e curiosità) con il 19,7%. Sono alcuni dei dati emersi dal terzo rapporto, presentato a Firenze, ‘Illuminare le periferie’ promosso dall’Osservatorio di Pavia, insieme a Cospe, Usigrai e Fnsi.
Il primo dato da cui parte l’analisi è proprio la crescita della presenza degli esteri nel corso degli ultimi anni. L’analisi svolta dal 2012 al 2020 registra infatti un incremento delle notizie dall’estero, in particolare dal 2015 al 2017, con una lieve flessione nel corso del 2018 e una ripresa nel 2019, che continua anche durante il 2020.
Nel confronto tra i network emergono scelte editoriali differenti nella copertura degli esteri: i notiziari Mediaset, in media, hanno la metà di notizie relative a guerre, conflitti e politica internazionale rispetto alla Rai e al telegiornale di La7; mentre le soft news nei tg Mediaset, in particolare nel Tg4 e in Studio Aperto, sono due volte superiori rispetto a quelli della Rai e 4 volte rispetto al TgLa7.
L’agenda degli esteri dei notiziari italiani è per lo più ‘eurocentrica’, dice il rapporto, ovvero concentrata su eventi che avvengono nel mondo occidentale (66%), nei Paesi europei con il 43% e nel Nord America (Stati Uniti e Canada) con il 23%.
Per quanto riguarda l’analisi della visibilità degli esteri su Facebook emergono quattro picchi significativi di interazioni: il primo nel novembre 2019, Balcani, riconducibile al terremoto in Albania; a marzo 2020, America Latina e Caraibi, essenzialmente su Cuba per la notizia dell’arrivo di medici cubani in Italia per aiutare le zone più colpite dal Covid; maggio 2020, Africa sub-sahariana, per la notizia della liberazione della cooperante italiana Silvia Romano; e luglio 2020, Mediterraneo, in particolare la Tunisia per la tematica dell’immigrazione e degli sbarchi a Lampedusa. (Ansa)
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