UE presenta Piano d’azione per la democrazia: «Protezione dei giornalisti è una priorità»
Nei prossimi mesi, la Commissione proporrà misure legislative per chiarire le responsabilità delle piattaforme online, rivedrà il codice per la disinformazione, presenterà una raccomandazione per tutelare la sicurezza degli operatori dei media e norme per la trasparenza della proprietà dei mezzi di informazione. La strategia sarà implementata gradualmente entro il 2023.
L’Unione europea «vuole andare online, ma lo vuole fare secondo i propri valori. Non presentiamo un pacchetto ideologico, di sinistra o di destra, ma la possibilità di giocare secondo le regole. Nessuno vuole stabilire il ministero della Verità, ma vogliamo spingere le piattaforme ad assumersi le responsabilità per quanto pubblicano e ad intervenire».
Lo ha affermato la vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova, presentando il Piano d’azione per la democrazia, che in larga parte si rivolge al mondo digitale, per affrontare la disinformazione, le interferenze dei Paesi terzi, l’applicazione di regole nelle competizioni elettorali ed il terrorismo.
Today's Media & Audiovisual Action Plan
✅supports the recovery, the digital transformation of these sectors, and a level playing field online
✅builds on our greatest assets: 🇪🇺 diversity and talent
✅protects freedom of expression and artistic freedom
➡️https://t.co/7HIqfj89Xv pic.twitter.com/9m6SnX1P7d— Věra Jourová (@VeraJourova) December 3, 2020
Per affrontare le sfide poste ai sistemi democratici europei dalla crescita degli estremismi e dalla distanza percepita tra cittadini e responsabili politici, il piano d’azione prevede misure per promuovere elezioni libere ed eque, per rafforzare la libertà dei mezzi di informazione e per lottare contro la disinformazione.
Nel 2021 la Commissione proporrà misure legislative sulla trasparenza della pubblicità politica per chiarire le responsabilità delle piattaforme online, degli inserzionisti e degli sponsor di contenuti a pagamento e rivedrà le norme sui finanziamenti ai partiti politici Ue.
Sul piano della lotta alla disinformazione, Bruxelles sta pensando all’introduzione di sanzioni finanziarie ad attori stranieri. Nella primavera 2021, l’esecutivo Ue rivedrà il codice per la disinformazione con l’obiettivo di farne un quadro di co-regolamentazione degli obblighi e delle responsabilità delle piattaforme online.
Sempre l’anno prossimo, l’Ue presenterà una raccomandazione per tutelare la sicurezza dei giornalisti e misure per la trasparenza della proprietà dei mezzi di informazione e dei finanziamenti statali. La strategia sarà implementata gradualmente entro il 2023.
«I media non sono solo un settore economico, sono un pilastro della democrazia. La protezione dei giornalisti è una priorità del #EUdemocracy Action Plan. Va di pari passo con il piano d’azione per i media e gli audiovisivi incentrato sulla ripresa e la trasformazione digitale di questi settori», ha scritto su Twitter la vicepresidente Jourova.
Media are not only an economic sector, they are a pillar of democracy. The protection of journalists is a priority of the #EUdemocracy Action Plan. It goes hand in hand with the Media & Audiovisual Action Plan focusing on the recovery and digital transformation of these sectors. pic.twitter.com/KNpAgepVlr
— Věra Jourová (@VeraJourova) December 3, 2020
Per approfondire
A questo link il comunicato stampa della Commissione Ue con tutti gli approfondimenti sul Piano d’azione per la democrazia.
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