Morire di mafia. Volume 1
La memoria non si cancella, recita il sottotitolo di questo volume. E la memoria siamo noi: le vite che viviamo, gli incontri, le parole dette, lette e ascoltate. Doni inestimabili, risorse straordinarie. La memoria è un diritto e un dovere che siamo chiamati a esercitare, soprattutto quando parliamo di Mafia.
È questa la convinzione alla base della realizzazione del volume Morire di Mafia, edito da Sperling & Kupfer – il primo di un progetto più ampio -, nel quale vengono rievocate le storie di oltre duecento vittime del crimine organizzato dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Sono donne, uomini e bambini; magistrati, imprenditori, politici, giornalisti, membri delle forze dell’ordine e comuni cittadini; sono nomi dietro ai quali si celano esistenze spezzate, legami recisi, sogni infranti.
Questo libro – che non ha alcuna pretesa di esaustività e completezza – parla di Mafia raccontando le persone e vuole essere un primo (e per forza di cose parziale) tentativo di fare Storia attraverso un mosaico di «microstorie», ponendo particolare attenzione ad alcune vicende meno note o ingiustamente abbandonate all’oblio.
Morire di Mafia è un racconto corale al quale partecipano voci diverse – tra cui quelle dei familiari delle vittime -, generazioni e prospettive differenti. È la testimonianza che la memoria non si cancella ma va curata, senza retorica, per comprendere quanto accaduto. Lo dobbiamo a coloro che ci furono. Lo dovremo a quelli che verranno.
Associazione Cosa Vostra
Morire di mafia
(Volume 1)
La memoria non si cancella
Prefazione di Attilio Bolzoni
Sperling & Kupfer, 2020
Pagg. 496, € 17,90
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