Perugia 9 ottobre, libertà d’informazione e cronisti minacciati
Il 9 ottobre a Perugia per parlare della Carta europea della libertà di informazione. Il programma e gli interventi
il 9 ottobre a Perugia per parlare di pace, della carta che invita a non scagliare parole come fossero pietre e a riflettere sulle minacce ai cronisti che svelano le bufale della rete.
Un appuntamento importantissimo nel dibattito sul ruolo dell’informazione e delle notizie al tempo del Covid.
Dalle 10 alle 18 prima assemblea europea dei cronisti sotto tiro, gli stessi che due settimane fa hanno consegnato al viceministro dell’Interno Matteo Mauri, nella sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana il dossier sulle minacce ricevute dalla “macchina organizzata” contro chi osa raccontare la verità, specie sui migranti, ma in generale contro chi smaschera le fake news.
Saranno presenti delegazioni da Malta, Turchia, Siria, testimonianze e video da Turchia, Ungheria, Polonia, Cina, Egitto. L’iniziativa precederà di poche ore la marcia Perugia-Assisi.
Durante l’incontro del 9 ottobre verrà sottoscritta la carta “Parole non pietre” che sarà proposta al parlamento europeo quale “carta per la dignità e la libertà di informazione, il dovere di informare,il diritto ad essere informati”, nel solco di una ideale, ma anche concreta, prosecuzione del viaggio iniziato ad Assisi, proseguito nella sede di Civiltà Cattolica con padre Antonio Spadaro e culminato nella dichiarazione di fratellanza siglata da credenti, non credenti, diversamente credenti.
Tra i relatori del 9 proprio Padre Spadaro, direttore Civiltà Cattolica, nonché Roberto Natale, Presidente del comitato scientifico di Articolo 21, Nicole Corritore e Paola Rosà, dell’Osservatorio Balcani Caucaso, Laura Nota, Prorettrice dell’Università di Padova, Riccardo Gutierrez, direttore generale Sindacato europeo dei giornalisti.
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