NEWS

Bicamerale sull’ecomafia fa tappa in Campania

Di Peppe Ruggiero il . Campania

In Campania prima missione della neo Commissione Bicamerale sull’ ecomafia presieduta dall’avvocato Gaetano Pecorella. Due giorni per ascoltare vertici delle  istituzioni, rappresentanti delle forze dell’ ordine e magistrati.”La camorra sta tornando”. L’allarme lanciato dalla Commissione dopo gli incontri non è una notizia. Piu’ giusto affermare che non è mai andata via. La capacità della criminalità organizzata  di trovare spazi nel settore della raccolta e del trasporto, e nello smaltimento dei rifiuti, rappresenta ancora una costante in Campania. La novità che questa volta a denunciarlo è un organismo istituzionale super partes. “Nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti c’è un alto numero di aziende inquinate dalla criminalità organizzata”. Sono le parole pronunciate dal presidente della Commissione onorevole Gaetano Pecorella. Dai lavori della commissione si apprende di situazioni riguardanti decine di aziende alle quali non viene rilasciato il certificato antimafia e che rientrano nel giro dopo aver inoltrato  e vinto il ricorso al Tar. Dal presidente Pecorella anche una denuncia precisa sull’ecocidio in atto nella Terra dei fuochi, l’area a nord di Napoli cosi’ ribattezzata anni fa da Legambiente per la criminale abitudine bruciare rifiuti tossici di ogni tipo a tutte le ore del giorno e della notte. “L’80 per cento dei copertoni delle auto in Campania lo brucia la camorra illegalmente e solo il 20 viene smaltito in modo legale.” Insomma ancora denunce di un fenomeno che da decenni è stato fotografato, diagnosticato, analizzato in tutte le sue sfaccettature ma che non si vuole debellare.Oggi la camorra nel settore dei rifiuti è in attesa. L’empasse governativo sul da farsi in Campania, a partire se sarà smantellato il commissariamento, se si punterà veramente sui cinque inceneritori sta mettendo in crisi, involontariamente, anche la Rifiuti Spa. Senza un piano sicuro e dettagliato la criminalità organizzata non puo’ pianificare ,e di conseguenza  attrezzarsi  per gestire il prossimo lucroso business post- emergenza in Campania. E anche vero, pero’ che la camorra, non deve essere usata come alibi per coprire le inefficienze e manchevolezze della pubblica amministrazione che in questi 15 anni ha determinato il disastro ambientale che è sotto gli occhi di tutti.E dove nessuno ancora ha  pagato E sicuramente non per colpa dei magistrati campani. Spesso le toghe della Procura napoletana affrontano la guerra con le armi spuntate. Vengono messi alla berlina quando indagano sui poterii forti e sul mondo politico, come nel caso delle indagini sui vertici Fibe-Impregilo o sul falso cdr nell’inchiesta “Rompiballe”. “Oggi  le leggi non consentono un´azione incisiva. Ed è opinione diffusa, ormai, che fra prescrizioni, indulti e altri benefici, il processo a piede libero non fa paura a nessuno”. Parole eloquenti quelle del magistrato Aldo De Chiara, coordinatore del pool ecologia istituito presso la Procura di Napoli. Parole che dovrebbero far riflettere. E agire. Ma in Campania tutto scorre lentamente. Da 15 anni. Tra malaffare, criminalità e malapolitica.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link