Guida al bando ANBSC per l’assegnazione diretta di beni immobili
Il 31 luglio l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) ha pubblicato il primo bando per l’assegnazione diretta di immobili confiscati.
Si tratta di una prima sperimentazione, che mette in pratica un articolo (il 48.3 lettera C bis) del Codice Antimafia e realizza quanto descritto nelle “Linee guida per l’amministrazione finalizzata alla destinazione degli immobili sequestrati e confiscati” che l’agenzia ha pubblicato nell’ottobre scorso. Proprio in questo documento il terzo settore è descritto come attore principale nel processo di recupero e riutilizzo dei beni confiscati, riprendendo la strada già tracciata da Libera con la legge 109 del 1996 (leggi la sua storia e la sua evoluzione).
Il bando, oltre a riconoscere ancora con più convinzione il valore etico del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, si ispira ai principi della coesione e della protezione sociale, dell’inclusione anche lavorativa e della cooperazione, della sostenibilità economica, e soprattutto ambientale. Principi che ritroviamo nella “Strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie attraverso le politiche di coesione” e che da venticinque anni guidano l’azione di promozione sociale e di animazione territoriale della rete associativa di Libera.
Ci sono già più di 850 soggetti gestori del mondo del terzo settore e del volontariato che hanno intrapreso un percorso di riutilizzo sociale di beni confiscati; proprio questo dimostra che attraverso il bando si potranno aprire le porte a nuove realtà, che potranno utilizzare le esperienze già consolidate come buone prassi e restituire alla collettività i beni sottratti dal potere mafioso.
Con l’obiettivo di promuovere ancora di più la possibilità di partecipare al bando e immaginando di poter attivare dei percorsi di monitoraggio civico nei territori e nelle comunità di riferimento, abbiamo preparato dei materiali grafici, che potrete scaricare al link qui sotto.
In particolare, troverete una sintesi del bando, una cartina nazionale con i beni confiscati messi a disposizione e i Comuni coinvolti, delle cartine di dettaglio a livello regionale.
Adesso, non ci resta che camminare insieme!
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