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9 Luglio: le Aquilane si riprendono la città

Da 3e32.com il . Abruzzo

La giornata in cui le first lady degli
otto faranno una passeggiata per L’Aquila inizia presto. Alle 9e30 due
blindati e un imprecisato numero di agenti in borghese circondano il
parco di Via Strinella. Il corteo non autorizzato delle “last ladies” 
la mattina “non sa dà fa”. Invece di fare 50 metri per essere bloccati,
ladies e maschietti al seguito, decidono di cambiare piano. Scatta la
requisizione simbolica di una casa sfitta, direzione quartiere di
Pettino. Con le macchine dopo lunghi e tortuosi percorsi con polizia a
seguito si raggiunge un palazzo a Pettino.

Circa cento persone con lo striscione
“requisire le case sfitte agibili” occupa l’atrio di un palazzo
completamente agibile e completamente vuoto: ” è solo utilizzando
questi appartamenti che si può ridurre e di molto lo scempiodel piano
c.a.s.e che consuma ettari di terra esproppriati a piccoli contadini e
snatura la città dando vita ad una grossa speculazione – dice un
attivista – Utilizzando gli appartamenti che già ci sono gli aquilani
rimarrebbero vicino la loro città,  si darebbe loro una soluzione
immediata a coloro che vivono nelle tende in condizioni non dignitose.
Se il sindaco o Bertolaso non lo faranno molto presto ci penseremo noi”

LAST LADIES… MA PER NIENTE RASSEGNATE

Alle 15e30 finalmente
parte da Via Strinella il corteo delle “last ladies”. 250 persone
sfilano tra i paklazzi vuoti di una città immaginaria. Aprono tutte
donne,  a cui non è concesso camminare per le strade della propria
città, lasciate nelle tende o deportate sulla costa, completamente
sfiduciate nelle promesse del governo  ma per niente rassegnate. “Le
ultime signore” hanno dimostrato il loro dissenso verso la riapertura
del centro storico per poche “first ladies”. Imponenti schieramenti di
carabinieri in assetto antisommossa piazzati alleentrate della

città lo hanno ribadito ed esplicitato. Il
G8 si sente , il g8 si vede con le sue logiche di esclusione e assedio.
The last ladies il primo striscione, poi “yes we camp”, “Riprendiamoci
la città” e altri.  Tanti e molti creativi i cori delle ladies ”
Michele, Carlà venite nelle tende, le donne aquilane vi aspettano in
mutande”, o l’ancora più chiaro: “Per le first lady passeggiate in
centro per le last lady tende e cemento”. e quello di dichiarazione
d’amore delle donne alla propria terra:  “La terra trema e noi lo
sappiamo ma da sta città noi pon ce ne jamo”.

NO ALLA REPRESSIONE!!!

da 3e32.com

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