La criminalità cinese in Europa
La criminalità cinese che già “occupa una posizione di rilievo tra le organizzazioni criminali straniere in Italia, in particolare in Toscana(..), in Lombardia, in Veneto, in Piemonte e nel Lazio (relazione DIA, 2019), in Europa ha posto le sue basi da molti anni utilizzando le principali città come scali per il transito e la destinazione finale di droghe e per il traffico di clandestini.
Dal traffico di clandestini la mafia cinese (le Triadi, nate come associazioni segrete nel XVII secolo) lucrano guadagni ingenti facendo leva sulla disperazione e sul desiderio dei cinesi che aspirano a far fortuna all’estero, costituendo in tal modo un fertile terreno di reclutamento di manovalanza criminale e di forza di lavoro a prezzi irrisori.
In Olanda, ad esempio, la penetrazione della criminalità organizzata asiatica in generale è stata notevole. Lo sviluppo dell’imprenditoria cinese, in particolare quella legata alla ristorazione e la “flessibile” politica sull’immigrazione da parte del governo olandese hanno determinato, negli anni, un notevole afflusso di giovani cinesi, in particolare da Hong Kong dove la mafia cinese è storicamente favorevole al potere di Pechino per il quale si presta pure a fare “lavori sporchi”..
E’ stato questo l’humus in cui si sono sviluppati i traffici delle Triadi, in particolare quello dell’eroina che sin dagli anni Settanta/Ottanta ha avuto nell’Europa centrale un fiorente mercato.
Oggi, in Olanda, risiedono oltre duecentomila immigrati cinesi e circa cinquanta mila clandestini. Si tratta, come noto, di una comunità molto chiusa e difficilmente permeabile alle attività investigative. Nella sola Amsterdam sarebbero operativi una decina di gruppi criminali espansioni delle Triadi, tra i quali Sun Yee, Wo Shin Yee, Wo hop to, Luen Ying She, Yuet Tung. In Belgio le Triadi 14K e Wo Sing Wo sono attive a Bruxelles.
A Parigi, nel XXmo Arrondissement (una sorta di Chinatown), alcuni capi delle Triadi controllerebbero comunità di cinesi stanziali in altri paesi europei. In Germania, le Triadi operano soprattutto ad Amburgo, Stoccarda, Norimberga e Francoforte sul Meno, nei settori del gioco d’azzardo, nel traffico di clandestini e in quello degli stupefacenti, nell’estorsione in danno di imprenditori cinesi e nella falsificazione di documenti.
Anche in Spagna si rileva una forte concentrazione di cinesi provenienti dallo Zhejiang ma significative presenze si registrano pure nella regione balcanica, in particolare in Bosnia dove nella comunità cinese si sono rilevati diversi episodi di traffico di esseri umani per lo sfruttamento lavorativo e per la prostituzione.
In quest’ultimo ambito, poi, secondo la testimonianza di un poliziotto italiano in missione in quella zona, la mafia cinese “rispetto ad altre mafie è ancora più crudele perché le loro donne se sgarrano spariscono. Quando, per esempio, muore una prostituta albanese viene solitamente trovato il corpo e, quindi, possono partire le indagini. Quando muore una prostituta cinese non trapela niente”.
Presenze criminali cinesi anche in Kosovo dove, già in passato, nel contesto di indagini, erano emerse ingenti transazioni finanziarie verso la Cina che non avevano trovato apparente giustificazione e che erano, probabilmente, riconducibili all’attività di trafficking verso l’UE.
A Malta, alcuni anni fa, fu individuato un gruppo criminale composto anche da cinesi che trasportava clandestini verso le coste siciliane dietro compenso di cinquemila dollari a persona.
Il nostro paese resta per i cinesi la vera “terra promessa”. I cinesi da noi arrivano in modo ovattato, silenzioso. Nessuno se ne accorge o ci fa molto caso. Spesso scompaiono nel nulla. Fanno di tutto per passare inosservati. Muoiono in modo silenzioso.
Anche per queste ragioni la criminalità cinese è stata a lungo sottovalutata.
L’evoluzione della criminalità cinese in Italia negli ultimi venti anni
Criminalità cinese in Italia e in Europa
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