23 maggio, giornata di allerta per l’indipendenza della giustizia
Anche quest’anno MEDEL (Magistrats Europeens pour la Democratie et les Libertes) onora la memoria di Giovanni Falcone, il magistrato italiano assassinato dalla mafia il 23 maggio 1992, considerando questa data come Giorno di allerta per l’Indipendenza della Giustizia.
In tutta Europa, la pandemia COVID-19 ha mostrato la fragile situazione dei sistemi giudiziari nel far fronte a tempi eccezionali, proprio quando essi sono più necessari per garantire il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini.
Inoltre, negli ultimi anni gli attacchi contro l’indipendenza della magistratura sono aumentati in numero ed intensità, al di fuori e all’interno dell’Unione europea.
In Turchia, Murat Arslan, il presidente di YARSAV (l’associazione membro di MEDEL) è ancora detenuto, e deve scontare una condanna di 10 anni inflitta in violazione di qualsiasi standard di giusto processo. Gli attacchi in corso contro i diritti fondamentali di giudici, pubblici ministeri e avvocati sono una triste realtà e le autorità turche non mostrano alcun rispetto per l’indipendenza della magistratura e per la separazione dei poteri.
In Ungheria, l’esecutivo governa con decreti e utilizza leggi di emergenza per mettere a tacere le voci dell’opposizione, senza alcuna possibilità di un effettivo controllo giudiziario.
In Bulgaria, i media a favore del governo hanno promosso attacchi pubblici contro i giudici, minando la fiducia della collettività nei confronti della magistratura e esercitando su giudici e pubblici ministeri inaccettabile pressioni nell’esercizio delle loro funzioni.
In Romania, il governo continua a introdurre cambiamenti nel sistema giudiziario attraverso ordinanze di emergenza, con un dibattito pubblico ridotto o inesistente.
In Polonia, l’attacco orchestrato contro l’indipendenza della magistratura ha raggiunto livelli di gravità senza precedenti: campagne di odio nei social media gestite da funzionari del governo; giudici minacciati o effettivamente soggetti a procedimenti disciplinari solo perché rispettano il loro dovere di controllare la costituzionalità delle leggi o la loro compatibilità con il diritto dell’UE; decisioni della Corte di giustizia europea relativa alla magistratura polacca disattese dal governo polacco; tentativi da parte dell’Esecutivo di controllare la Corte suprema, come già accaduto con la Corte costituzionale.
Questi sono tempi bui per i sistemi giudiziari di tutto il mondo, soprattutto in Europa. È proprio in momenti come questi che abbiamo bisogno di far sentire la nostra voce e difendere i valori fondamentali su cui l’Europa deve essere costruita: rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà; separazione dei poteri e indipendenza della magistratura.
Questo è ciò che dobbiamo alla memoria di Giovanni Falcone e di tutti coloro che si sono sacrificati per gli ideali della Giustizia.
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