Voci dal Festival dell’Impegno Civile
La mattinata
a Cancello ed Arnone è stata animata dalla presenza di diversi protagonisti,
esponenti delle istituzioni, dell’arma dei carabinieri, membri di
Libera, volontari del campo di lavoro. L’attenzione di tutti è rivolta
verso Don Luigi Ciotti che dopo aver simbolicamente seminato quella
terra che una volta era della camorra ha dichiarato: “Le mafie hanno
sempre investito nella terra, ma calpestando la dignità delle persone.
Il recupero di questo bene è un segno di speranza e di cambiamento.
Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di tanti, un Noi
fatto di tanti Io. Di questo noi fanno parte la Chiesa, le associazioni,
i gruppi europei che sono qui per dare sostegno. Si semina speranza
e riscatto e si dà la possibilità di lavorare. Anni fa tutto ciò
non sarebbe stato possibile, oggi le mozzarelle della legalità sono
una realtà. Diamo una mano ai giovani, aiutiamoli ad amare la vita
e aiutiamo la gente a non aver paura”.
A due passi
troviamo il sindaco di Cancello, Pasqualino Emerito raggiante per la
riuscita dell’evento: “ questa giornata sancisce una svolta rispetto
al passato, l’amministrazione è riuscita a dare un sostegno concreto
all’entusiasmo di Libera che ha reso produttivo il bene confiscato.
Il messaggio che vogliamo dare è che la criminalità non paga. I Giovani
devono evitare falsi miti e capire che solo il lavoro dà ricchezza.
Il comune si impegnerà a coinvolgere i ragazzi di Cancello e Arnone.
Verranno infatti pubblicati dei bandi per favorire l’occupazione
locale.” E la rappresentanza dei giovani non manca, sono quelli del
campo di lavoro di Libera. Davide 15 anni ci dice: “L’iniziativa
di oggi mi sembra un passo per un cambiamento, infonde speranza a noi
giovani. Può essere un nuovo inizio.” Anche Miriam,16 anni scout,
vuole dire la sua: “ Ho provato un’emozione forte nel vedere così
tante persone unite per raggiungere uno stesso obiettivo. È bello vedere
che c’è chi ha il coraggio di esporsi e di reagire. Io cerco di dare
il mio contributo mettendomi al servizio degli altri.”
Tra i presenti
c’è anche il Colonnello Bugio, comandante provinciale dei carabinieri
di Caserta che dichiara: “è una giornata importante per sottolineare
che lo Stato alla fine vince. Chi vive di camorra va in galera. Tornare
a produrre su un bene della camorra è un segnale importante per valorizzare
l’impegno delle persone perbene.”
La sorpresa
della giornata è invece la presenza dell’onorevole Laura Garavini,
componente della commissione antimafia: “Sono qui per dare un segnale,
per esprimere il mio apprezzamento per inziative di questo tipo. Per
dimostrare che ogni cittadino può fare qualcosa per la collettività.
I beni dei mafiosi possono tornare nelle mani dei cittadini e quello
dell’associazionismo è sicuramente un esempio da seguire”. Dietro
la macchina organizzativa, ad assicurarsi che tutto vada per il meglio
c’è Valerio Taglione, coordinatore di Libera Caserta: “La giornata
di oggi costituisce un’altra tappa di un percorso iniziato un po’
di tempo fa con i lavori portati avanti nelle scuole. Ma l’obiettivo
finale del percorso è sempre stato questo, cioè quello di creare anche
in provincia di Caserta un luogo dove la gente può vedere che si può
costruire qualcosa di importante. Questa è un’esperienza simbolo
che può dare luce anche alle altre iniziative positive che si tengono
nel territorio e che di solito non vengono valorizzate.”
Guarda la galleria fotografica (foto di Alessandra del Giudice) cliccando QUI
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