Mafia: terminato interrogatorio a Vizzini
Si dice “sereno”, “fiducioso del lavoro dei
magistrati” ed “estraneo ad ogni ipotesi di reato” il senatore del Pdl
Carlo Vizzini, comparso oggi davanti ai pm della dda di Palermo che
indagano sul cosiddetto tesoro dell’ex sindaco mafioso di Palermo Vito
Ciancimino.
Vizzini, che risponde di corruzione aggravata, ha risposto per circa
tre ore alle domande dei pm Roberto Scarpinato, Nino Di Matteo e
dell’aggiunto Antonio Ingroia. “Ho fornito tutti i chiarimenti che mi
sono stati richiesti – ha detto ai cronisti, uscendo dal palazzo di
giustizia insieme al suo legale, l’avvocato Francesco Crescimanno –
Attendo ora di capire se saranno necessari altri approfondimenti”.
Vizzini, accusato dal figlio di Ciacimino, Massimo, di avere preso, per
mezzo dell’avvocato Gianni Lapis, tangenti per favorire
l’aggiudicazione di appalti comunali per la concessione del gas ad una
società riconducibile all’ex sindaco, ha ribadito di non avere mai
avuto “rapporti con i Ciancimino”. “Il denaro che, dopo 10 anni, mi
venne dato da Lapis – ha spiegato – era il provento di un investimento”.
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