Styrage Duisburg: Strangio sostiene di essersi recato in Germania per problemi con il fisco
L’8 agosto del 2007 Giovanni Strangio parti’ per la Germania per
risolvere dei problemi con il fisco tedesco e non per compiere la
strage di Duisburg per la quale e’ ritenuto uno degli autori materiali.
E’ stato lo stesso Giovanni Strangio a riferire il particolare durante
il processo a 14 persone accusate di far parte delle cosche di San Luca
che da anni sono protagoniste di una violenta faida culminata nella
strage di Duisburg. Agli imputati e’ contestato il reato di
associazione per delinquere di tipo mafioso e per alcuni di loro
l’omicidio di Maria Strangio, avvenuto il 25 dicembre del 2006, che,
secondo l’accusa, fu l’episodio che provoco’ la strage di Duisburg.
Giovanni Strangio, arrestato dopo una lunga latitanza ad Amsterdam ed
estradato in Italia nelle settimane scorse, ha partecipato per la prima
volta al processo in corso a Locri in videoconferenza dal carcere di
Rebibbia, dove si trova detenuto al regime del 41 bis. Durante
l’udienza l’imputato ha chiesto ai giudici che venga ammessa la
testimonianza del Gip del Tribunale di Locri, Andrea Amadei, e del suo
ex avvocato Eugenio Minniti per dimostrare che la sua partenza per la
Germania, come lo stesso Strangio avrebbe riferito il 3 agosto del 2007
nel corso di un processo abbreviato a suo carico davanti al Gup di
Locri, sarebbe stata legata a problemi di natura finanziaria col fisco
tedesco per via della proprieta’ a Duisburg di due pizzerie e non per
altro. Al termine dell’udienza il processo e’ stato aggiornato al 12
giugno.
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