Regoliamoci! Il percorso-concorso di Libera e MIUR
Percorso-Concorso rivolto agli studenti di ogni ordine e grado, promosso in collaborazione con il MIUR. Le iscrizioni sono aperte!
Realizzare un percorso sul tema dell’educazione alla responsabilità e alla legalità, in cui gli studenti siano attivi in ogni fase. Regoliamoci! pone al centro l’idea di regola, ma non come meccanismo avulso imposto dall’alto bensì come strumento di convivenza, da scegliere attraverso un’ampia condivisione nel gruppo. In questo modo la regola entra nella vita degli studenti mediante il gioco, ma li porta a ragionare sull’importanza che assume nella vita quotidiana, per il buon funzionamento della società. Ogni anno viene proposto un tema in particolare su cui lavorare, declinato poi in maniera differente a seconda del grado scolastico. Gli studenti di ogni ordine e grado, dunque, lavorano nel medesimo solco, diversificando però l’oggetto di studio e analisi a partire dal quale realizzare l’elaborato.
Edizione 2019-20: “Altro e altrove”
Libera propone, insieme al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la tredicesima edizione del percorso-concorso “Regoliamoci!”, con l’obiettivo di attivare gli studenti di diverse età sul tema dell’immaginare e costruire assieme orizzonti concreti di giustizia sociale nei rispettivi contesti.
Quest’anno la proposta di Regoliamoci si inserisce in un passaggio dal forte valore simbolico: i 25 anni dalla nascita dell’associazione Libera. Non un semplice anniversario, ma un’occasione di respiro e di riflessione; non un traguardo, ma un presente vivo in un moto di impegno costante; e ancora, non un momento esclusivamente rivolto alla rete di Libera, ma un’opportunità di stimolo per tutto il movimento antimafia e per il Paese.
25 anni che hanno reso protagoniste una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali di base in un grande percorso di animazione e cambiamento nei nostri territori. Da allora molta strada è stata fatta. Innumerevoli sono state le iniziative, i percorsi di cambiamento proposti, accompagnati e realizzati da Libera e dalla società civile italiana: le esperienze di riutilizzo di beni confiscati e il lavoro per la riappropriazione dei beni comuni abbandonati o distolti da un uso collettivo, l’accompagnamento ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, il lavoro per una memoria non semplicemente commemorativa come motore di impegno civile, i percorsi di educazione alla corresponsabilità nelle scuole di ogni ordine e grado, le iniziative in ambito universitario, l’attivazione di campi di formazione e impegno sui beni confiscati in tutta Italia…
In questi anni tuttavia anche le mafie hanno modificato il loro modo di agire, rendendosi più nascoste ma sempre più invasive e pericolose per le nostre comunità e le nostre economie. Dunque l’azione contro le mafie e la corruzione deve necessariamente tenere il passo con questi cambiamenti, basando la propria forza su strumenti che ci permettano di leggere il presente e le nostre realtà, immaginando pratiche educative e di cittadinanza efficaci.
Affondando saldamente i piedi nella storia, dobbiamo attivare nell’oggi percorsi di impegno per disegnare un “altro e altrove” in cui siano riconosciute a tutti uguaglianza, dignità e libertà sostanziali: una piena realizzazione di un orizzonte di giustizia sociale che non lasci spazi al pensiero mafioso e al malaffare.
“Altro”, come ulteriore impegno per procedere su questa strada battuta in venticinque anni, verso un “altrove” ancora da liberare dalla presenza di mafie e corruzione, in cui vengano messi al centro i bisogni e i desideri delle persone.
La tensione etica e l’impegno politico verso “l’altro e altrove” caratterizza la proposta nazionale formativa di Libera per l’anno scolastico 2019-20 in avvicinamento della XXV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che sarà animata da un momento nazionale a Palermo e da migliaia di altri “luoghi di memoria” in tutta Italia e anche in Europa, Africa e America Latina.
Per queste ragioni Libera e il MIUR propongono un percorso-concorso articolato su tre livelli differenti, accomunati dalla ricerca e dalla riflessione sul tema della costruzione dell’altro e altrove che sogniamo.
Regoliamoci si rivolge agli studenti di ogni ordine e grado, divisi in tre categorie. Per ognuna di queste sezioni proponiamo un doppia suggestione, un “canto” e “controcanto”: si tratta di una prosa breve o poesia seguita da una storia più lunga che hanno la funzione di aiutare insegnanti e studenti a declinare un personale percorso di riflessione e di elaborazione sull’altro e l’altrove, da concretizzare un prodotto finale:
– per gli studenti delle scuole primarie, sezione Coloriamo la libertà: un murale sulle libertà che aiutano a stare bene insieme;
– per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, sezione Scriviamo un altro finale: la riscrittura del finale di una storia data;
– per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, sezione L’altrove è qui: un progetto di ripensamento della propria città/quartiere che abbia al centro il proprio istituto.
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