Palermo 7 dicembre, Arricampati! Verso il 21 marzo
Arricampati! Verso il 21 marzo
Assemblea generale delle studentesse e degli studenti siciliani contro le mafie.
Appuntamento il 7 dicembre ore 10.00 Bottega Libera Palermo Piazza Castelnuovo 13.
Altro e altrove. Tutti in piazza il 21 marzo.
Dal 1996 ogni anno, il 21 marzo, Libera promuove la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Il 21 marzo, il primo giorno di primavera di venticinque anni fa, mondi e generazioni diverse si sono messe in cammino per far fiorire la speranza di un Paese libero da mafie e corruzione, portando sulle spalle la memoria e le idee delle donne e degli uomini uccisi dalla violenza mafiosa. Migliaia di persone uccise dalle mani violente di chi ha impoverito, inquinato e distrutto i nostri territori. Nel 2020, la piazza nazionale del 21 marzo sarà Palermo. Una città che ha conosciuto le stagioni tragiche delle stragi. Ma allo stesso tempo una città dalla quale è sorto un grande movimento libero e civile che, con la sua indignazione popolare, con la sua voglia di reagire, di rialzare la testa, ha visto migliaia di persone battersi per un Paese libero da mafie e corruzione. Palermo, una città profondamente cambiata, dove la mafia esiste ancora, ma dove oggi non comanda più come prima, mentre si moltiplicano le esperienze di resistenza a ogni forma di oppressione e di violenza, a partire dai beni confiscati alle mafie, divenuti beni comuni, restituiti alla collettività.
Perché le mafie sono cambiate, ma sono ancora qui e noi non abbiamo alcuna intenzione di lasciarle vincere. E perché dalle scuole e dalle università può nascere una nuova primavera di riscatto e di bellezza. Per questo, insieme alle studentesse e agli studenti saremo in piazza questo 21 marzo a Palermo, attraversando le scuole, i vicoli e i quartieri siciliani per lasciare un segno indelebile nella storia dei nostri territori.
Altro, Altrove saranno le parole d’ordine del prossimo 21 marzo. “Altro”, come ulteriore impegno a proseguire sulla strada battuta in venticinque anni verso un “altrove” libero da mafie e corruzione, in cui siano messi al centro i bisogni e i desideri delle persone. Pensiamo che gli studenti possano essere l’Altro: tutt’altra cosa rispetto alle mafie, alla loro sete di potere, alla loro violenza brutale, alla loro ingiustizia; tutt’altra cosa rispetto a chi con le mafie ci fa affari.
Le mafie non sono “altrove”. Sono qui, nelle città che abitiamo; qui con tutta la loro violenza a rubare il nostro futuro, a tentare di negarci libertà e felicità. Altrove è invece il posto dove spesso, a causa loro, siamo stati costretti emigrare per studiare, per trovare un lavoro, una casa e tutte quelle possibilità che a Sud ci sono costantemente negate.
L’Altro è la persona che ci hanno detto di temere, l’uomo o la donna di cui avere paura, da cui diffidare, da cui tenersi lontano. L’Altro è invece uguale a noi; è chi viene dall’altra sponda del Mediterraneo in fuga dalla guerra, dall’inquinamento e dalla povertà. E a chi dice che sono queste persone il problema per la nostra sicurezza, noi rispondiamo che in questo Paese sono le mafie a portare morti, violenza e miseria.
Altrove è dove vogliamo che finiscano le mafie; lontano dai nostri territori, spazzate via dalla storia. Vogliamo la possibilità di scrivere una pagina di libertà e di cambiamento. Lo dobbiamo agli attivisti e ai sindacalisti, ai braccianti e agli operai, ai sindaci e ai consiglieri comunali, ai magistrati e alle forze dell’ordine, ai giornalisti e ai commercianti, ai sacerdoti e agli studenti, ai bambini e agli adulti, alle donne e agli uomini che hanno perso la vita in questi due secoli di presenza invasiva e lacerante delle mafie. In loro memoria ci prendiamo l’impegno per fare in modo che nulla sia più come prima.
Per fare questo c’è bisogno di “altro”: di risposte educative, sociali, economiche concrete che diano la possibilità di poter restare e metterci tutta l’intelligenza, l’entusiasmo e l’energia per cambiare i luoghi in cui siamo cresciuti e da cui non vorremmo andare via. C’è più volte capitato di sognare la nostra terra libera da tutti questi giochi di potere; libera dalle brutture, dalle violenze; libera di poter scegliere il suo destino; libera di poter offrire un’opportunità vera a chi vuole restare e non emigrare; libera dalle mafie. Il 21 marzo saremo in piazza per tutto questo e per molto altro ancora.
Per questo invitiamo le studentesse e gli studenti delle scuole e delle università a un’assemblea generale contro le mafie, il 7 dicembre a Palermo, verso il prossimo 21 marzo. Vogliamo costruire insieme un momento partecipato, fatto di assemblee, laboratori, iniziative d’informazione per fare sì che Palermo si riempia di una generazione di siciliane e siciliani che dimostri di voler liberare davvero la Sicilia e il Paese dalle mafie e dalla corruzione.
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