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Bologna 27 novembre, “L’Italia delle stragi”

Associazione 2 agosto 1980 il . Recensioni

italia delle stragiMercoledì 27 novembre, ore 17.30
Libreria Ubik, via Irnerio 27 – Bologna

L’ITALIA DELLE STRAGI – 1969/1980
Le trame eversive nella ricostruzione dei magistrati protagonisti delle inchieste

Con i presenti dialogheranno gli autori:

Claudio Nunziata, “La continuità del progetto stragista”

Leonardo Grassi, “La strage del treno Italicus”

e il Presidente della “Associazioni famigliari delle vittime” Paolo Bolognesi, “La strage della Stazione di Bologna”

… e il processo “Cavallini” in corso in Tribunale

In questo agile e importante volume, sulla base delle sentenze definitive, delle indagini degli organi inquirenti e degli atti delle Commissioni parlamentari, è condensata la storia e il dramma delle varie stragi dovute ad attentati di organizzazioni fasciste, con 135 morti e circa 560 feriti.

Inoltre, dai loro contributi emergono con chiarezza le trame eversive che hanno messo in pericolo la democrazia italiana per troppi anni grazie alla complicità e corresponsabilità di militari di alto livello e di dirigenti dei Servizi Segreti italiani che in rapporto con servizi USA operavano per sovvertire l’ordine costituzionale e instaurare un governo autoritario con l’obiettivo di impedire la libera scelta degli elettori tra le forze politiche democratiche e di sinistra per il governo del Paese.

Come suggerisce Tamburino, questa fase definita guerra non ortodossa è iniziata a Portella della Ginestra ed è continuata con più varianti grazie agli stessi soggetti collegati tra loro o attraverso le consorterie massoniche e uomini infedeli dei Servizi Segreti.

E Miceli, tra questi, dichiarerà che non si parlerà più del “terrorismo di destra, ma solo degli altri”. E, guarda caso, nel ’78 Aldo Moro sarà ucciso, ma non dalle brigate bianche di Sogno ma dalle brigate rosse, perché ha aperto il dialogo con i comunisti; partito che non poteva governare. E così si realizzerà il patto concordato da Sogno con militari infedeli.

E oggi, cosa c’è dietro la destra globale che mette in discussioni i principi democratici?

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