Compagno Luca, non siete soli
Ci sono luoghi in cui lo Stato è apparente, in cui i presìdi sociali risultano non pervenuti.
Luoghi
in cui governa la barbarie e la brutale violenza, unico metodo
conosciuto per costruire avamposti di illegalità diffusa e di
sopraffazione nei confronti delle persone oneste che lavorano
quotidianamente, per far crescere quello stesso territorio in cui nasci
e cresci e che assume sempre di più la forma di una voragine che
ingoia.
A seconda della latitudine puoi avere la fortuna di
crescere avendo ogni tipo di opportunità oppure contraddistinguere la
tua vita all’insegna dell’eterna bestemmia contro l’ingiustizia del
mondo, delle cose della vita che ti segnano indelebilmente.
Siniscola (Nuoro) è uno di questi.
Nella
notte fra sabato e domenica, ignoti hanno colpito con 5 fucilate a
pallettoni la facciata dell’abitazione del coordinatore dell’UdS
Siniscola, il compagno Luca Solinas.
L’attività lavorativa del
padre era gia stata presa di mira un mese e mezzo fa. Il tutto nella
cornice della provincia nuorese da sempre contraddistinta dalla
degenerazione sociale ed economica, per lasciar spazio alla dittatura
della sopraffazione sotto forma di violenza. Basti pensare al distretto
industriale di Ottana, dove la cassa-integrazione è diventata normalità
da anni, disoccupazione oltre il 40 % a livello provinciale, assenza di
infrastrutture e di collegamenti per la mobilità cittadina.
Anche
il cinema del paese è stato colpito di recente da un attentato. Lì ci
organizzavano le assemblee di istituto. Tutti i luoghi della
partecipazione vengono visti come uno spauracchio, come un pericoloso
soffio di libertà da reprimere, un anelito di speranza da affievolire
ad ogni costo.
L’istituzione statale chiacchiera, blatera di atti vandalici di giovani sbandati.
Intanto
tutt’attorno è uno scenario fatto di danneggiamenti, auto incendiate,
assalti ad attività commerciali. Desertificazione di qualsivoglia
alternativa al grigiore della supremazia dei pochi.
L’Unione
degli Studenti Nazionale e il Coordinamento Regionale UdS Sardegna
esprimono profonda solidarietà aLuca e ai suoi famigliari, così come a
tutte le persone oneste che sono state vittime di attentati terribili
in questi mesi.
Occorre reagire e per farlo abbiamo lanciato
questa grande assemblea studentesca pubblica, da tenersi proprio a
Siniscola l’11 giugno.
Un’assemblea che non sia soltanto il
momento classico di solidarietà subitaneo ad un attentato subito. La
reazione deve essere dura e continuativa, al fine di risollevare
un’intera terra martoriata dall’ideologia delle armi come strumento di
controllo e di potere.
Perché in questi casi la solitudine fa più rumore dei fischi delle pallottole.
*Tito Russo – Coordinatore Nazionale UdS
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