Nasce Libera, la minoranza chiederà
di entrare nella rete antimafia
Ancora un mese e poi anche Parma avrà una sezione di Libera, l’a
ssociazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti. L’appuntamento è
per il 22 giugno alle 17,30, con l’assemblea costitutiva del
coordinamento locale. Luogo e dettagli dell’incontro, fanno sapere
dal comitato promotore, saranno resi noti nei prossimi giorni.
Intanto, in Comune, i capigruppo di minoranza chiedono al Consiglio
municipale di aderire a Avviso Pubblico, il “cartello” di enti
locali che dal 1996 confluisce in Libera: «Preso atto che l’a
ssociazione Avviso Pubblico riunisce e rappresenta Regioni,
Province e Comuni impegnati nel diffondere i valori della legalità
e della democrazia – si legge nella mozione che l’opposizione
presenterà il prossimo 28 maggio – il Consiglio Comunale […]
delibera di aderire, approvandone l’Atto Costitutivo, lo Statuto e
la Carta d’Intenti, per i motivi tutti sopra indicati, all’A
ssociazione».
Parma conferma e formalizza così, con l’approdo in città di una
delle realtà più attive contro la criminalità organizzata, il suo
impegno nella lotta alle mafie. Se da un lato sempre più frequenti
sono i casi di infiltrazioni malavitose in Emilia Romagna – come
dimostrano le recenti inchieste giudiziarie – dall’altra è la
società civile a non perdere tempo e a mobilitarsi. Sono già 35, a
un mese dall’assemblea ufficiale, i tesserati parmigiani della
nascente sezione cittadina. Già dalla prossima settimana, poi, i
promotori del coordinamento ducale contano su un’impennata delle
iscrizioni, grazie anche alla disponibilità – fra pochi giorni –
della nuova sede di via Repubblica 58.
Buona anche la risposta delle cooperative e delle imprese che
stanno contribuendo alla nascita di Libera Parma. Entro il 22
giugno, prima della data storica, l’intento degli organizzatori è
di convocare un incontro preparatore con le associazioni che hanno
espresso la volontà di far parte del coordinamento. Tra i progetti
anche quello di un “cantiere” informativo per facilitare la
comunicazione fra i tesserati e la cittadinanza, che potrebbe
nascere all’indirizzo web www.liberainformazione.org.
Assai presente poi il mondo dell’istruzione, con diverse insegnanti
che già hanno dato la propria disponibilità a portare nelle scuole
il programma di Libera, anche all’interno degli stessi Piani di
offerta formativa degli istituti.
Di fronte a una mobilitazione tanto vasta, allora, non poteva
restare indifferente la politica. In vista del Consiglio comunale
del 28 maggio, quindi, i capigruppo di minoranza – Marco Abbondi,
Giorgio Pagliari, Maria Teresa Guarnirei e Gabriella Biacchi –
hanno voluto l’inserimento nell’ordine del giorno di una mozione
che chiede l’adesione del Comune a Avviso Pubblico, il sottoinsieme
di enti locali che aderisce all’associazione di don Ciotti: «Pur di
ottenere l’approvazione del testo – dice Ablondi – siamo
disponibilissimi a riflettere insieme alla maggioranza, senza
escludere la possibilità di modifiche alla mozione»
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