Salta ancora l’estradizione del boss Gambino
Come già accaduto in passato, è saltata ancora una volta l’estradizione
in Italia del boss mafioso Rosario Gambino. L’arrivo dagli Usa era
previsto per questa mattina a Roma Fiumicino, ma all’ultimo momento il
trasferimento del boss è stato rinviato.
Gambino è coinvolto
nello storico processo “Pizza Connection” sul traffico internazionale
di stupefacenti. Già condannato in Italia, Gambino ha ottenuto, su
istanza dei difensori, il processo di revisione. Nei suoi riguardi è
stato emesso nel 1980 un mandato di cattura da parte del giudice Giovanni Falcone.
Il provvedimento è oggetto in questi giorni di nuovo esame da parte del
Tribunale del riesame di Palermo, dopo l’annullamento con rinvio da
parte della Cassazione dell’ordinanza che ne dichiarava il persistere
dell’efficacia.
Già in passato Rosario Gambino era stato sul
punto di essere trasferito dagli Stati Uniti in Italia, ma la sua
estradizione era stata bloccata all’ultimo momento per alcune questioni
di carattere procedurale sollevate dal suo difensore.
Ex
muratore, il boss viveva negli Stati Uniti dal 1968 ed era stato
condannato da un tribunale americano a 45 anni di carcere per traffico
di droga. In prigione Gambino ha passato 22 anni e ultimamente ha
vissuto in un centro di raccolta immigrati a San Pedro, una località a
40 km da Los Angeles.
Nei suoi confronti l’Italia aveva
avviato la procedura di estradizione nel 2001. In Italia Gambino è
stato condannato in primo grado nel giugno dell’83 a 20 anni di carcere
con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di
sostanze stupefacenti. In appello la pena era stata ridotta a 16 anni
mentre il ricorso in Cassazione era stato giudicato inammissibile. Il
processo di secondo grado nei confronti del boss è stato riaperto, però
ad ottobre dello scorso anno in seguito all’incidente di esecuzione,
presentato nel 2006 dal legale di Gambino. A gennaio scorso la Corte di
Cassazione ha annullato l’efficacia di un mandato di cattura emesso nel
1980 dal giudice Giovanni Falcone nei confronti del boss mafioso.
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