La sicurezza diventi una priorità del nuovo Governo
Terminata la stagione politica in cui la sicurezza pubblica è stata costantemente mescolata dall’ex ministro dell’interno Salvini al tema dell’immigrazione clandestina, in particolare con quella proveniente dal mare, prendendo di mira le navi Ong che soccorrono i migranti, l’auspicio è che chi andrà al Viminale (si tratti di un tecnico o di un politico) possa finalmente tornare ad occuparsi, a tempo pieno, della Sicurezza (con la S maiuscola) dei cittadini.
Cittadini che, in verità, non hanno trascorso gli ultimi tempi nelle case e nelle strade, in particolare l’ultimo anno, con quella tranquillità richiesta da chi vuole vivere in un Paese “normale” dove non si debba temere di uscire di sera o di notte per il timore di incappare in malviventi o di rientrare in casa trovandola saccheggiata.
Certo la situazione non è drammatica come in alcuni Paesi (in Messico, nel solo mese di luglio, quasi 2.500 omicidi!), ma al di là dei fatti di sangue quello che più preoccupa la gente sono i tanti episodi di violenza che si annotano quotidianamente unitamente alle razzie che avvengono nelle abitazioni e che lasciano un senso di ansia e di sconforto in chi li subisce per tempi anche lunghi.
A poco servono, peraltro, anche le denunce (quando vengono presentate e negli ultimi anni ciò avviene in misura minore) perché solo in una percentuale molto bassa gli autori vengono scoperti.
Un estate quella trascorsa che ha fatto registrare un agosto “nero” con gli ultimi giorni del mese, in alcuni casi, drammatici.
A partire dal bandito seriale che a Roma, compie, in mezz’ora, sei rapine in supermercati, tabaccai e farmacie; a Torino dove una persona viene picchiata e rapinate in casa da tre banditi incappucciati; ad Arezzo con una serie di tentativi di rapina e di pestaggi avvenuti nei parchi del Porcinai e Giotto. Non sono mancati episodi ancor più gravi come l’omicidio, a Bologna, di un ventottenne, probabilmente per un debito di droga o a Piacenza dove tre donne anziane sono state rapinate in casa da finti tecnici del gas. Fenomeno, quest’ultimo, che ha assunto dimensioni notevoli in molte città. Ondate di furti nelle case a Genzano e Velletri mentre a Ceccano (Frosinone) gli abitanti di alcuni quartieri, esasperati dai continui furti, si organizzano in ronde notturne imbracciano il fucile.
E settembre non è iniziato meglio. Basta sfogliare alcuni dei quotidiani locali per rendersene conto.
Così, a Trapani, nottetempo e in una strada pure trafficata, un gruppo di malviventi entra in azione con un escavatore rubato per scardinare il bancomat di una banca. Fallisce a Dorgali, in Sardegna, un assalto ad un blindato che trasportava valori grazie alla reazione del conducente che riesce a forzare il blocco stradale attivato dai malviventi con una ruspa. Un’anziana, a Lucca, invalida e bloccata nel letto, viene derubata da ignobili ladri, mentre a Reggio Emilia continuano i furti nelle case da parte di finti tecnici comunali che riescono ad ingannare due coniugi anziani portando via tutti gli oggetti d’oro.
Altri fatti violenti avvengono a Pisa, dove un quarantenne viene aggredito (anche in questo caso, pare, in relazione ad un debito di droga) e ridotto in condizioni gravissime, mentre a Bologna alcuni banditi rapinano il centro scommesse “Enjoy” e a Roma un sessantenne vittima di un borseggio cerca di farsi giustizia da solo infliggendo alcune coltellate all’aggressore.
Le ultime ore di questo scorcio di settembre registrano un assalto all’ufficio postale di Siniscola (Cagliari) non riuscito grazie alla reazione di una dipendente e l’episodio vomitevole di un delinquente (arrestato dalla polizia) che ha abusato per anni di una donna arrivando persino a “venderla” per 5mila euro ad uno straniero.
Troppi fatti di una criminalità violenta e predatoria che impongono azioni adeguate di contrasto, a cominciare da una strategia politica seria.
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