Camorra: latitante clan casalesi arrestato nel Casertano
Un latitante del clan dei casalesi, Franco Letizia, 32 anni, inserito
tra i cento pregiudicati più pericolosi d’Italia, è stato arrestato da
agenti della Squadra mobile di Caserta poco prima della mezzanotte
scorsa a San Cipriano D’Aversa, una delle roccaforti casertane
dell’organizzazione camorristica. Letizia, ritenuto un fedelissimo di
uno dei capi storici dei casalesi, Francesco Bidognetti detto ‘Cicciott
e mezzanotte’, è stato bloccato dai poliziotti, che a conclusione di
indagini ed appostamenti erano riusciti a localizzare il rifugio, in un
appartamento di una zona periferica di San Cipriano, nella disponibilià
di Antonio Diana, 41 anni, arrestato per favoreggiamento insieme con un
altro presunto affiliato alla cosca, Carlo Corvino, 40 anni. I due
erano insieme con il latitante al momento dell’irruzione dei poliziotti
della Mobile casertana, diretta dal vice questore Rodolfo Ruperti.
Letizia,
considerato dagli investigatori, tra l’altro, uno degli esattori delle
estorsioni del clan Bidognetti, sfuggi un anno e mezzo fa
all’operazione ‘Domizia’ del 18 aprile 2008, coordinata dalla Direzione
distrettuale antimafia di Napoli, nel corso della quale furono eseguite
da Polizia, Carabinieri e Dia di Napoli 52 delle 64 ordinanze di
custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Napoli su
richiesta della Dda partenopea. I destinatari dei provvedimenti
restrittivi erano ritenuti affiliati o fiancheggiatori delle due
fazioni dei casalesi capeggiate da Francesco Bidognetti, in carcere da
anni, al regime di 41 bis, e dei Tavoletta, in lotta da tempo per il
predominio delle estorsioni e dei traffici illeciti tra Castevolturno,
sul litorale casertano e Villa Literno. Gli arrestati erano accusati a
vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso,
estorsioni, porto e detenzione illegale di armi, traffico di droga,
illecita concorrenza. L’operazione, disposta dalla Dda partenopea, fu
favorita dalle rivelazioni di Anna Carrino, 47 anni, moglie di
Bidognetti, che da alcuni mesi aveva cominciato a collaborare con gli
investigatori.
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