Vittoria, dove lo Stato arranca
Non ho parole, la notizia peggiore rende la tragedia purtroppo ancora più dura.
Proprio durante i funerali di Alessio.
E’ morto anche il piccolo Simone e raggiunge il cuginetto, Alessio, in cielo.
I responsabili devono pagare, la Giustizia deve essere inflessibile. Devono pagare fino all’ultimo, anche se sono rampolli di famiglie mafiose. Chi guidava ed è scappato come Saro Greco, chi era in quella macchina ed è scappato come Angelo Ventura (detto u checco), Alfredo Sortino e Rosario Fiore.
Spero che questa immane tragedia possa far comprendere ai cittadini che non si deve mai piegare la testa.
Adesso è il momento di liberare Vittoria, di non dare scampo ai delinquenti, che abbiano i colletti bianchi o il sangue delle famiglie di mafia, poco importa.
A noi giornalisti il compito di continuare a denunciare le malefatte dei vostri carnefici e non dargli scampo.
Voi, cari Alessio e Simone, continuate a giocare, insieme. Ve ne prego.
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Ci vogliono muti, ma questo è il momento di urlare.
Lo dobbiamo fare per noi, per i nostri figli, per i più piccoli come Alessio e Simone.
Perchè mentre piangiamo il piccolo Alessio e preghiamo per il cuginetto Simone (in ospedale in fin di vita e con le gambe amputate), a Vittoria continua ad accadere di tutto e lo Stato purtroppo arranca.
Uno degli indagati per omissione di soccorso e favoreggiamento dell’omicida di Alessio è Angelo Ventura, il figlio del boss Titta Ventura. E Angelo Ventura, candidamente su Facebook scrive che è “addolorato”.
Sì, avete capito bene, era a bordo della macchina che ha ucciso il povero Alessio e ridotto in fin di vita Simone, è scappato senza soccorrere i bimbi. Ed è “addolorato”. Incredibile.
Ma purtroppo non è finita qui.
Un “amico” di Angelo Ventura, un pluripregiudicato, Giuseppe Cammalleri, scrive pubblicamente qui su Facebook che “Borrometi è lo schifo della terra” e che mi dovrei “vergognare” perchè ho denunciato i nomi e cognomi di chi è scappato, esattamente come il delinquente Angelo Ventura. Non contento mi dice, sempre pubblicamente, che sono un “essere spregevole”.
Io faccio il giornalista e che, piaccia o no, ho l’obbligo di fare nomi e cognomi. Anche se sono i figli dei boss!
Ed intanto domani i funerali del piccolo Alessio saranno fatti dall’agenzia funebre di Cutello, lo stesso che con Angelo Ventura ed il padre capomafia è a processo. Per mafia.
Mi spiace dirlo ma quanto sta accadendo è la testimonianza che lo Stato arranca. Le Forze dell’Ordine non riescono a controllare il territorio (non per colpa propria ma per mancanza di personale) e si rischia di consegnare le città in mano a delinquenti e mafiosi.
In posti come Vittoria ci vuole forte la presenza dello Stato, con uomini, con mezzi (se necessario anche con l’esercito) e con la cultura.
Se così non sarà è tutto finito.
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