Inchiesta “Ciclone bis”: chiusa la seconda fase indagini
Con il deposito dell’avviso di conclusione delle indagini il pm del
tribunale di Pescara, Gennaro Varone, ha chiuso lo stralcio della
seconda tranche dell’inchiesta ‘Ciclone’.
Questa seconda parte
riguarda la realizzazione a Montesilvano, da parte del costruttore
Carlo Di Properzio, di un progetto integrato di intervento che
prevedeva l’obbligo, per il privato, di dar vita a posti auto e spazi
verdi, con la sistemazione del campo di via Foscolo.
In base a
quanto hanno potuto appurare le indagini coordinate dal pm Gennaro
Varone, non solo il noto costruttore non avrebbe realizzato questi
interventi nei tempi pattuiti ma avrebbe beneficiato, dicendo di dover
sostenere un aumento dei costi pari a 568mila euro, di un aumento di
volumetria di oltre 32mila metri cubi, in due diverse tranche.
Il conferimento di queste volumetrie avrebbe consentito la costruzione di tre palazzi.
Un
primo beneficio Di Properzio l’avrebbe ottenuto dalla giunta Gallerati,
in occasione dell’ultimo consiglio comunale, con una concessione di
9.500 metri cubi circa, mentre il secondo regalo di volumetrie (22mila
e 800 metri cubi circa) sarebbe stato concesso dalla giunta Cantagallo,
al di fuori delle procedure previste dalla legge.
Le aree assicurate a Di Properzio per nuovi insediamenti abitativi erano destinate, peraltro, a scuole e verde pubblico.
Oltre
al costruttore sono indagati gli ex sindaci di Montesilvano Enzo
Cantagallo e Renzo Gallerati, l ‘ex dirigente comunale Rolando Canale e
gli ex assessori Vincenzo Brocco e Cristiano Tomei .
Per tutti
l’accusa e’ di concorso in abuso d ‘ufficio. Cantagallo e Di Properzio
sono accusati anche di corruzione poichè l’ex sindaco avrebbe ricevuto
6mila euro di contributo elettorale, importo peraltro dichiarato, che
per l’accusa sarebbe la contropartita delle volumetrie ottenute.
Cantagallo, Canale, Tomei e Di Properzio sono indagati anche in
concorso in abuso edilizio.
Oltre quest’ultimo stralcio sono già
state concluse le fasi preliminari del procedimento giudiziario
relativo alla azienda speciale, al suo ex direttore generale Gianluca
Di Blasio indagato, in concorso con l’ex sindaco Enzo Cantagallo, per
concussione e abuso, aggravati e continuati ed il procedimento che
accusa l’imprenditore Chiavaroli.
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