Veterinaria e mafie
Un libro fra inchiesta e letteratura per raccontare a ragazzi e adulti di una professione sconosciuta, quella veterinaria, posta a tutela della sicurezza alimentare e della salute dell’uomo.
Il libro verrà presentato a Torino il 6 aprile 2019 da Giovanni Chinnici (Fondazione Chinnici), Nerina Dirindin (Coripe) e Sara Moretti (LUAA), e il 1 settembre ad Anghiari da Vincenza Rando e Anna Maria Pedretti al Festival Nazionale della LUAA.
“Perché alla gente non interessa cambiare il mondo?” Questo libro è per un lettore che a questa domanda senta vibrare la propria corda civile. Sette storie e sette fiabe di mafia estratte dall’oblio individuale e collettivo di uomini e donne, veterinari, che non avrebbero mai pensato di incontrare un giorno la mafia.
La forza della mafia.
Un giorno un altro mondo entra nel tuo mondo e inizia il lento degrado della tua dignità umana e professionale, psicologica e familiare: “la regressione nella mafia”. E’ una forza che opprime, che isola, che disperde gli amici e che allontana dai propri cari, ai quali si vuole risparmiare il senso di colpa che provano gli incolpevoli. Una forza che riduce al silenzio chi ha capito e ha deciso di restare fedele a ciò che è giusto. Ed è proprio allora che la burocrazia delle gerarchie si rivela funzionale alla mafia, usando il mobbing o la “servitù volontaria” per impedire, senza dare ordini, l’affermazione di ogni legge e di ogni giustizia.
Questo non è il libro di una categoria professionale, ma delle lacerazioni patite da uomini e donne che sono stati dalla parte della sanità pubblica e che non riescono a dimenticare, nemmeno dopo essere stati riscattati dalla logica processuale. Li soccorre questo libro, impedendo l’oblio civile delle loro sofferenze. Voci tremanti, sorrette dall’intervista, e voci appassionate, liberate dallo sfogo autobiografico, in una mescolanza di generi e di stili che racconta la proteiforme mostruosità dell’offesa di mafia. (Dalla IV° di copertina)
Eva Rigonat
Veterinaria e mafie
Il libro è scaricabile gratuitamente dai siti della LUAA (Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari) e Gruppo Abele e del progetto Illuminiamo la Salute di LIBERA.
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