Contro la fascistizzazione del senso comune
Liliana Segre, senatrice a vita e testimone dell’orrore dei campi di concentramento nazisti, ieri al Senato ha presentato una proposta di legge che istituisca una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, di cui lei è prima firmataria.
Sottoscrivendo in pieno la sua proposta, lascio che a parlare sia lei: “Io che sono stata vittima dell’odio dell’Italia fascista sento che, dopo anni, sta ricrescendo una marea di razzismo e di intolleranza che va fermata in ogni modo: oggi una Commissione parlamentare è più necessaria che mai”. (…) “La realtà ci consegna una lista quotidiana di atti inqualificabili. Bisogna lavorare contro la fascistizzazione del senso comune che sta appena un gradino sopra l’indifferenza che 80 anni fa ha coperto di vergogna l’Italia fascista” (…).
“L’intento è creare meccanismi tali da ‘isolare’ le insopportabili manifestazioni di odio capillarmente diffuse – sottolinea Segre – attraverso i vari mezzi di comunicazione e in particolare sul web che è, lo voglio ricordare, il più ampio bacino di odio e di intolleranza presente sul pianeta”.(…) “Noi chiediamo i fatti, non più le parole. Per prima la politica ha il dovere di insegnare alle persone come comportarsi e non fomentare l’odio”.
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