Ostia, nuova aggressione a Federica Angeli
«Il clan Spada continua a tirare le sue ‘testate’ contro i cronisti e il diritto di cronaca. I violenti vanno definitivamente allontanati da quel territorio. Spetta a ciascun giornalista tornare a ‘illuminare’ a giorno i covi dai quali partono le aggressioni», commentano il segretario Lorusso e il presidente Giulietti.
«Il clan Spada continua a tirare le sue ‘testate’ contro i cronisti e il diritto di cronaca. I violenti vanno definitivamente allontanati da quel territorio. Il tentativo di aggressione nei confronti di Federica Angeli, più volte minacciata dal clan, che stava documentando lo sgombero di un appartamento abusivamente occupato dagli Spada, non può e non deve essere sottovalutato, anche perché segue il tentativo di intimidire una testimone a colpi di bombe». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.
«La situazione di nuova emergenza che si è venuta a creare – proseguono – richiede misure straordinarie e un rafforzamento della vigilanza nei confronti di chi contrasta mafie e corruzione. Vogliono intimidire e spaventare quelle migliaia di cittadine e cittadini che, convocati dalla associazione Noi Antimafia, hanno rialzato la testa e hanno riaffermato il proposito di non lasciare campo libero ai clan del malaffare. Spetta ora a ciascun giornalista tornare a Ostia e ‘illuminare’ a giorno i covi dai quali partono le aggressioni».
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