Intimidazioni a Serramazzoni
Il coordinamento regionale dell’Emilia Romagna, il coordinamento provinciale di Modena ed il presidio del Frignano di LIBERA, esprimono tutta la loro preoccupazione per il fatto gravissimo avvenuto a Serramazzoni il 22 luglio 2018. Tre donne dell’associazione Agende Rosse sono state vittime di gesti di intimidazione e di sfida durante il banchetto antimafia da loro organizzato in Piazza della Repubblica.
Ci chiediamo perché succedono questi episodi a Serramazzoni. Ci chiediamo come mai chi viene a raccontare un’esperienza di partecipazione civica ai processi di mafia nella nostra regione non è accolto, bensì minacciato da loschi ed arroganti figuri. Ci chiediamo perché la cultura della legalità e dell’antimafia siano scoraggiate ed intimidite.
Ci chiediamo perchè tra tutti i paesi della provincia di Modena in cui Agende Rosse ha portato la sua testimonianza, episodi di questo genere si sono verificati solo in due luoghi: a Brescello, dove rappresentanti della cosca ‘ndranghetista dei Grande Aracri si sono geograficamente insediati da tempo, e a Serramazzoni, dove, nonostante alcune recenti risultanze processuali, qualcuno ha ancora interesse a dire che la mafia non esiste.
Noi di Libera non ci stiamo: abbiamo capito che a Serramazzoni comportamenti come quello verificatosi sono indicatori di una mentalità pericolosa, che mira a limitare le libertà di espressione ed è al servizio di poteri contrari al bene comune. Pertanto chiediamo a gran voce una risposta civica, politica e istituzionale forte.
Invitiamo tutti i cittadini e gli amministratori, di ogni parte politica, a scendere in piazza il 19 agosto con Agende Rosse, per dire che la nostra città non merita e non vuole essere contaminata da questi personaggi con i loro metodi violenti, pervasivi ed antidemocratici, e per manifestare la volontà di respingerli a tutti i livelli, per affermare cultura della legalità attraverso la ricerca di verità e giustizia.
Noi ci saremo, e voi?
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