“Magliocca chiama, il prefetto risponde”
“Magliocca chiama, il prefetto risponde”: così
la stampa vicina al discusso sindaco ha sintetizzato la notizia secondo
la quale il 16 aprile prossimo si riunirà
a Pignataro Maggiore il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.
Tanto entusiasmo non si comprende perché
non è la prima volta che “Magliocca chiama”
e il prefetto pro-tempore risponde, anche se il 27 settembre 2003 non
fu una buona idea. Il 27 settembre 2003, infatti, l’intervento del
prefetto allora in carica e di altre Autorità
competenti a Pignataro Maggiore servì
a santificare l’associazione “Acli Terra”
di Benevento, presidente il pignatarese Gaetano Manna, al quale erano
stati incredibilmente e scandalosamente affidati i beni confiscati
alla camorra del fascicolo “Vincenzo Simonelli più
3” (cosca Nuvoletta-Lubrano). Lo stesso Gaetano Manna che adesso tutti
scaricano, ma che all’epoca e fino al recente arresto per lo scandalo
dei diplomi falsi per alimentaristi viaggiava con il vento in poppa,
grazie a solide protezioni politiche locali e nazionali.
In questi
ultimi giorni ha spopolato una fotografia che immortalava Gaetano Manna
con il potente e sanguinario boss Raffaele Ligato. Ma per capire il
successo di Manna (che ha fatto incetta di beni confiscati non solo
a Pignataro Maggiore) sono più utili le fotografie scattate il 27 settembre
2003 in occasione della manifestazione naturalmente
“anticamorra” e ovviamente “per la legalità” tenutasi alla
scuola rurale “Quattro Porte”, affidata in comodato gratuito alle
“Acli Terra” nonostante non si trattasse di un bene confiscato,
un gentile omaggio dell’Amministrazione comunale all’amico Gaetano
Manna.
In questa
prima foto il prefetto dell’epoca e il sindaco Magliocca tagliano
il nastro Nella seconda foto l’intervento
del prefetto Nella terza foto il tavolo della
presidenza, con il sindaco Magliocca alla destra del prefetto Nella
quarta foto il deputato Mario Landolfi (sponsor politico
di Magliocca) e il presidente delle
“Acli Terra Campania per la legalità”, Gaetano Manna, padrone di
casa. Poi il buffet finale Sarebbe continuata così
ancora a lungo (come in quel lontano 2003) se l’inchiesta della magistratura
non avesse rovinato la festa. E poi c’è chi fa finta di meravigliarsi
per tutti i beni confiscati affidati all’Associazione
“Acli Terra Campania per la legalità”. La magistratura, se ritiene,
indaghi sulle protezioni politiche locali e nazionali che hanno favorito
Gaetano Manna.
Trackback dal tuo sito.