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Arese, vandalizzate le targhe in ricordo delle vittime

Gaia Baschirotto il . Lombardia

  IMG-20180323-WA0010Quando sei in Libera da tanti anni e lavori su tanti territori, è un’emozione speciale quando, insieme al sindaco e ai ragazze delle scuole che hai incontrato durante questi mesi, arriva il 21 marzo proprio dove abiti. Una tappa finale di un percorso costruito con professori, amministrazione e ragazzi sul tema della memoria che diventa impegno. Ogni classe ha approfondito le vite di vittime innocenti e proprio per loro sono state realizzate le targhe commemorative: Maria Concetta Cacciola, Angelo Vassallo, Giuseppe Impastato, Rita Atria, Giuseppe Letizia, Piero Carpita, Luigi Recalcati, Giuseppe di Matteo, Lea Garofalo, Libero Grassi, Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta.

Mercoledì 21 marzo è stata una giornata meravigliosa, i ragazzi hanno letto tutti i nomi, hanno mostrato le attività che hanno realizzato, sono state scoperte le targhe e la ciclopedonale che costeggia la scuola è stata intitolata a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e a tutte le vittime innocenti. Essere presenti in quel momento è stato motivo di orgoglio e felicità.

E poi questa mattina arriva una foto, una foto che non ti aspetti e che ti gela il sangue: i ragazzi questa mattina andando a scuola si sono accorti che una targa non era più al suo posto, è stata strappata, probabilmente nella notte, e “appesa” alla ringhiera della scuola.
Abbiamo una domanda su tutte a cui non avremo mai risposta ed è: “perché è stato fatto?”. Non lo sappiamo ma una cosa è certa.
Il 21 marzo non era la fine di un percorso, ma l’inizio di un impegno collettivo, più grande: la corresponsabilità di ognuno di noi di preservare quel passaggio pedonale, con la bellezza e il racconto di quelle storie. L’amministrazione è già impegnata a sistemare quanto accaduto, e tu, da che parte stai?

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