Notizie da Paura, rapporto Carta di Roma
«Nell’organizzazione del lavoro di redazione l’immigrazione è sempre meno una “emergenza” ed è sempre più una delle questioni fondamentali del nostro tempo. Non lo è, però, nella titolazione e nelle scelte politico-editoriali, nel modo di selezionare e gerarchizzare, ancor più che nel modo di confezionare e proporre, le singole notizie. Che prese una per una sono trattate quasi sempre in modo corretto, ma che spesso vengono servite al lettore come “piatti” esotici. Come extra-notizie sugli extra-comunitari. Col risultato di consolidare l’idea che l’immigrazione, e gli immigrati, non sono un fatto strutturale, che va governato, ma, appunto, una permanente emergenza. Che va fermata. Si rafforza così il senso comune dei pregiudizi e si concima il terreno su cui germoglia la mala pianta del pregiudizio xenofobo e dell’hate speech». Così Giovanni Maria Bellu, presidente dell’Associazione Carta di Roma, nella introduzione al V Rapporto della Carta di Roma “Notizie da paura”, curato dall’Osservatorio di Pavia in collaborazione con l’Osservatorio europeo sulla sicurezza, presentato a Roma alla Camera dei Deputati.
Nel 2017 sono 1.087 le notizie dedicate al tema dell’immigrazione sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani, il 29% in meno rispetto all’anno precedente. Aumenta, al contrario, la visibilità del tema nei telegiornali di prima serata: 3.713 notizie, quasi mille in più rispetto al 2016, con un incremento del 26%. E aumentano le notizie “urlate”, i toni tesi e le parole stigmatizzanti che veicolano, nel sistema dei media, la costruzione di stereotipi diffusi e dai contenuti, a volte, discriminanti.
Complessivamente i temi al centro dell’agenda mediatica per tutto il 2017 – Ong e soccorso in mare, Ius soli e fatti di cronaca nera – rimandano a una narrazione problematica, quando non critica, del fenomeno migratorio.
Le notizie relative ai flussi migratori e alla criminalità aumentano sia nella stampa sia nell’informazione di prima serata: quasi 1 notizia su 2 è dedicata alla gestione degli arrivi nel Mediterraneo centrale. Dall’avvio delle indagini della Procura di Catania nei confronti delle Ong al codice di condotta per gli interventi di ricerca e soccorso in mare, tutte questioni che vengono ampiamente ripresi e diffusi. L’elemento che emerge che da questa sovrabbondanza di notizie sui flussi migratori è il sospetto, in nei confronti delle azioni degli operatori, soprattutto delle Ong.
La seconda voce in agenda è quella della criminalità e della sicurezza (con il 34%). In linea con le rilevazioni degli anni precedenti, in questa dimensione si suggerisce un nesso tra l’appartenenza etnica o di status e l’azione criminale. Come osserva il politologo Ilvo Diamanti «stiamo tornando ad avere la paura che fa spettacolo e quest’anno in particolare abbiamo delle ondate che coincidono con questi particolari eventi e questioni. Questo è già accaduto a seconda dei periodi ma in modo particolare succede nel momento in cui ci si avvicina al periodo elettorale. La paura rimane uno strumento forte della politica».
Anche nel 2017 la politica resta centrale nel racconto mediatico del fenomeno migratorio ed è presente in una notizia su tre. Mentre, dal 1 gennaio al 31 ottobre, sono in tutto 14.813 titoli sull’immigrazione apparsi su quotidiani settimanali e riviste, nazionali e locali. Riservando ai lettori più di qualche sorpresa.
PER APPROFONDIRE
La versione integrale del quinto Rapporto dell’Associazione Carta di Roma, “Notizie da paura”, è disponibile a questo link.
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