NEWS

L’impegno e la memoria nelle terre di Don Peppe Diana. Casal di Principe in festa

Di Alessandra Tommasino il . Campania, Dai territori

Una festa di colori, cittadinanza attiva e responsabilità istituzionale
per riportare il sorriso nelle terre di Don Peppe Diana, il prete ucciso
dalla camorra nel 1994 per essersi opposto con coraggio e determinazione
all’infame linguaggio della criminalità organizzata.  Il 19
marzo, prima data prevista per la giornata nazionale della memoria e
dell’impegno che si terrà anche a Napoli il 20 e 21 marzo, sarà
l’occasione per “salire sui tetti- così Don Diana scriveva- 
a riannunciare la parola di vita”. A quindici anni dall’uccisione
del giovane prete che nel 1991 firmò il documento di denuncia “Per
amore del mio popolo”, sarà proprio la vita e il suo profondo senso
a pervadere le strade di una Casal di principe che quel giorno si trasformerà
nella piazza dell’intera provincia di Caserta. 

Il 19 marzo
sarà un momento di grande significato per il percorso di rinascita
intrapreso da un paese che non vuole essere sopraffatto dal codice della
violenza e del sopruso, ma che vuole invece puntare alla valorizzazione
delle ricchezze umane e dello spirito di accoglienza che da sempre contraddistinguono
le terre di Don Peppe Diana.

Le stesse terre
in cui sono stati uccisi Federico Del Prete e Domenico Noviello, rispettivamente
sindacalista ed imprenditore che non hanno chinato la testa dinanzi
alla legge della violenza. E’ ai figli di questi due uomini che, il
giorno della festa del papà, sarà consegnata la medaglia d’oro al
valor civile, alto riconoscimento fortemente voluto da Libera e dal
Comitato Don Diana per chi non ha abbassato lo sguardo di fronte alla
barbarie. Esempi positivi che esprimono coraggio e grandezza d’animo.
La stessa che animava Don Peppe Diana, la sua opera, il suo cammino.
Il 19 marzo a ricordare il prete baluardo di speranza e di amore per
il prossimo, saranno migliaia di persone. Saranno gli scout (dei quali
Don Peppe faceva parte), i religiosi, gli esponenti politici, le istituzioni,
tutti gli uomini e le donne di buona volontà che hanno scelto da quale
lato della barricata stare. Contro chi, fa del male, la propria fede.
Quel giorno, con i lenzuoli bianchi che penderanno dai balconi delle
case, come nel giorno del suo funerale, saranno ricordate tutte le vittime
innocenti delle mafie, tutti quelli caduti sotto i colpi della camorra
in Terra di lavoro. Al momento istituzionale del 19 marzo, previsto
proprio all’esterno del cimitero in cui riposa Don Peppe, seguirà
una vera e propria “invasione” delle piazze, dove, tra canti, balli,
stand gastronomici, folklore, scambi etnici, si potrà vivere un pomeriggio
di grande festa. La messa in ricordo di Don Peppe sarà celebrata nel
pieno centro cittadino ed  qui che sarà proiettato, in anteprima,
il documentario “A camorra song’i?” del fotoreporter Salvatore
Sparavigna che, con circa cento interviste, ha messo in risalto i lati
bui del territorio, ma anche la forza e la grandezza d’animo degli
onesti che alla schiavitù della criminalità organizzata, hanno deciso
di dire no. A67, Yo yo mundi e Orchestra popolare casertana concluderanno,
con la loro esibizione musicale, una giornata che segnerà una tappa
significativa nel percorso di rilancio intrapreso con forza da una Terra
di lavoro energica e pronta a ripartire dal bello.

Che tutti siano
a Casal di principe il 19 marzo. C’è bisogno di partecipazione,
vicinanza, sorrisi. “Ora sappiamo che il nostro Pinuccio non è più
solo nostro, – parlano Gennaro Diana e Iolanda Di Tella, genitori di
Don Peppe- ma è anche di tanta gente sparsa per l’Italia, che del
suo ricordo e del suo impegno, fa memoria quotidiana e simbolo della
lotta per la legalità e la giustizia. La sua morte, paradossalmente,
profuma di vita, alimenta la speranza”.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link