Trapani, una corsa per il carabiniere Morici
Iniziativa domenica scorsa per ricordare l’eccidio palermitano del 1983 in cui fu ucciso il capitano Mario D”Aleo con i militari Bommarito e Morici.
Una giornata all’insegna dello sport e della legalità quella svoltasi ieri a Trapani per commemorare Pietro Morici, carabiniere di Valderice, ucciso a Palermo il 13 giugno 1983 dalla mafia, insieme al Capitano Mario D’Aleo e all’App. Giuseppe Bommarito. La giornata è stata organizzata dal comando provinciale dei carabinieri di Trapani, insieme a Libera e Uisp. Altri partner sono stati la Calcestruzzi Ericina Libera, l’Agesp, le aziende Litos e Donnafugata, il tutto con il patrocinio di Prefettura e dei Comuni di Trapani e Valderice. Una manifestazione sportiva che ha visto la partecipazione di tanti atleti provenienti da tutta la Sicilia.
La gara podistica si è svolta lungo un percorso di 9,8 km, ossia l’esatta distanza fatta dai tre militari dalla caserma di Monreale alla via Scobar di Palermo, dove furono barbaramente uccisi. La corsa è stata occasione di una raccolta fondi, il ricavato è stato devoluto in beneficenza ad una scuola della terremotata città di Amatrice, per l’acquisto delle attrezzature per il Liceo “Scientifico Sportivo Internazionale”. Amatrice, lo ricordiamo, è un comune tra i più colpiti dal terribile terremoto dell’agosto del 2016.
A premiare i vincitori della gara, Vincenzo Iraci e Marianna Cudia, è stata la mamma di Pietro Morici, signora Antonietta. “Se la mafia è più debole, lo dobbiamo anche al sacrificio di colleghi come Pietro”, ha affermato il colonnello Stefano Russo, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri. “Quello di oggi – ha continuato il comandante Russo – è forse il miglior modo per ricordare giovani caduti nella lotta alla mafia come Pietro Morici che, come molti ragazzi, aveva nella corsa una delle sue passioni ed è per questo che quella di oggi l’abbiamo voluta dedicare a lui”. “Siamo stati doverosamente vicini ad una famiglia colpita dalla mafia, a una donna che ha perso un figlio, ad un uomo che ha perduto il fratello – ha ancora evidenziato il colonnello Russo che poi ha aggiunto: “Spero che ciò serva a tanti per riflettere sua cosa è stata la mafia e su cosa è ancora oggi”.
È stata una bella giornata di festa, ha giustamente sottolineato Gisella Mammo Zagarella referente del presidio di Libera a Trapani che ha avuto al suo fianco anche i familiari del carabiniere Bommarito. Contro la mafia si è svolta una gran bella gara, si è sorriso e si è parlato tanto, già questo è stata una risposta a Cosa nostra che non ama né i sorrisi né le parole.
“Libera assieme all’aiuto di tanti, Carabinieri e Uisp in testa, sa essere anche questa, ogni giorno siamo protagonisti di sfide per sollecitare i cittadini ad essere attenti e consapevolmente responsabili” ha ancora ricordato Gisella Mammo Zagarella. Tra gli atleti in corsa anche Gabriella Stramaccioni che è stata tra le anime fondatrici di Libera, atleta di livello ha anche lei acciuffato la vittoria nella sua categoria.
Una corsa che ha segnato inesorabilmente la miglior strada da percorrere per cancellare la presenza mafiosa nella nostra terra. Bravi tutti e splendida anche l’esibizione della Fanfara dei Bersaglieri.
Balestrate: 13-14 giugno in ricordo strage via Scobar
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