Liguria terra di mafia
“La Liguria rappresenta una regione storicamente appetibile per le principali organizzazioni criminali di tipo mafioso in ragione di molteplici fattori, taluni di natura prettamente geografica. Terra di confine, costituisce tuttora una base logistica per la gestione di latitanti che, passando per Ventimiglia, trovano rifugio nelle località contigue francesi; terra di mare, offre strategici snodi portuali in cui far confluire partite illecite di droga; terra di immigrazione, dalla seconda metà degli anni ’40 diviene residenza di esponenti criminali che si mimetizzano all’interno dei flussi migratori, provenienti soprattutto da Sicilia e Calabria, composti da onesti corregionali in cerca di occupazione; terra di soggiornanti obbligati, “ospita” esponenti di spicco del calibro di Antonio Macrì, inviato alla fine degli anni sessanta in un piccolo paese vicino a Genova; infine, terra del gioco d’azzardo – con il casinò di Sanremo – da decenni rappresenta una tra le principali sedi del riciclaggio di denaro di illecita provenienza”. (Osservatorio sulla Criminalità Organizzata – CROSS, Rapporto per la Presidenza della Commissione Parlamentare Antimafia, 2015).
La Liguria è una terra di mafia. Camorra, Cosa nostra, ‘ndrangheta, in quest’ordine, progressivamente e inesorabilmente, si sono impadronite di porzioni rilevanti di territorio ligure: esercitando violenza, imponendo controllo, alterando gli equilibri socio-economici della regione, seminando paura.
Stampo Antimafioso e l’Osservatorio Boris Giuliano uniscono le forze per mantenere alta l’attenzione. In questa pagina troverete una serie di articoli sulla Liguria redatti dall’Osservatorio Boris Giuliano.
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