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Camorra: boss preso in Spagna, coca per i clan

Da ANSA il . Campania, Dai territori

Forniva la cocaina ai ‘capi dei capi’ dei clan camorristici
napoletani: lo faceva dalla Spagna, attraverso contatti con i cartelli
colombiani. Quantita’ ‘ingentissime’, dicono gli inquirenti, che il
boss Salvatore Zazo importava e vendeva. Un giro d’affari per lui
finito: i carabinieri del comando provinciale di Napoli, in
collaborazione con la Unidad central operativa della Guardia Civil, lo
hanno arrestato a Barcellona, a pochi passi dalla Sagrada Familia.
Zazo, 52 anni, e’ considerato l’attuale reggente del clan camorristico
dei Mazzarella, operante nel centro storico di Napoli.

Era
latitante perche’ destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere chiesta dalla Direzione distrettuale antimafia – emessa dal Gip
di Napoli il 27 novembre scorso ed internazionalizzata il 3 dicembre
2008 – perche’ ritenuto responsabile di associazione per delinquere
finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Era
anche stato proposto per l’inserimento nell’elenco dei 100 latitanti
piu’ pericolosi, Zazo, che ieri sera e’ stato sorpreso in un call
center di Barcellona.

Era li’ che il boss si recava spesso per
telefonare e mantenere i suoi contatti per il traffico di coca, dopo
essere fuggito dall’Italia. Centrali, per l’indagine, le dichiarazioni
di numerosi pentiti. La ‘sua’ coca era destinata ai clan dei ‘Lo
Russo’, de ‘I Capitoni’ di Secondigliano e anche al clan ‘Di lauro’
quando era capeggiato da Paolo, vale a dire ‘Ciruzzo ‘o milionario’, al
centro di una delle piu’ sanguinose faide di camorra. Faide alle quali
lo stesso Zazo aveva preso parte quando era a capo dell’omonimo clan,
operante soprattutto nel quartiere di Fuorigrotta: la guerra con il
clan ‘Bianco’ conto’, anni fa, diversi morti ammazzati.

Nel
2006 fu gia’ una volta arrestato con l’accusa di associazione per
delinquere di tipo mafioso: successivamente fu scarcerato dal Tribunale
del Riesame. Quando ieri e’ stato sorpreso dai carabinieri, insieme ad
un altro campano gia’ noto alle forze dell’ordine, il boss non era
armato e non ha tentato nemmeno la fuga. Ha, pero’, comunque, tentato
di evitare le manette esibendo una carta d’identita’ falsa intestata ad
una persona inesistente: un tentativo durato pochi attimi dopo i quali
ha ammesso la sua vera identita’. Non e’ la prima volta che boss
latitanti della camorra vengono arrestati in Spagna: e’ accaduto con
Patrizio Bosti, con Raffaele Laurenti, Marco Assegnati, tra gli altri.
I legami con la camorra, Zazo li conta anche nella sua famiglia: e’
parente di Michele Zaza, morto nel 1994. Era uno dei piu’ famigerati
boss della camorra: un errore, poi, li ha allontanati. Almeno nel
cognome.

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