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“Chi inquina paghi”

di redazione il . Senza categoria

Siamo al rush finale. Il Senato ieri mattina sotto i nostri occhi – li abbiamo monitorati dalla solita tribunetta in alto, ormai diventata un nostro “presidio” – e con una maggioranza straripante (165 favorevoli, 49 contrari e 18 astenuti) ha approvato il ddl sugli ecoreati nel codice penale. Ha votato contro Forza Italia, la Lega si è astenutama a Palazzo Madama l’astensione equivale a un voto contrario.

Grazie al voto dei partiti di maggioranza, del Movimento Cinquestelle, di Sel e del gruppo misto è stato licenziato con modifiche un testo da cui sono state cancellate le parti più pericolose (a partire dalla non punibilità dei reati colposi in caso di bonifica, richiesta e ottenuta da Confindustria durante l’esame in commissione) e sono state aggiunte altre parti migliorative: numerose aggravanti, il reato di omessa bonifica, una diversa definizione di inquinamento e di disastro ambientale e il divieto dell’uso dell’impattante tecnica dell’air gun per prospezioni e ricerche di idrocarburi in mare, tecnica che crea seri danni alla fauna marina.

Il pressing degli inquinatori è proseguito fino all’ultimo emendamento, ma fortunatamente ha prevalso il principio #ChiInquinaPaghi. Ora la palla passa alla Camera dei deputati per quello che per noi deve essere il voto definitivo per trasformare gli ecoreati in legge dello Stato. Il Ddl sui delitti ambientali nel codice penale – promosso dai parlamentari Realacci (Pd), Micillo (M5S) e Pellegrino (Sel) e appena licenziato dal Senato – deve essere votato subito alla Camera.

La presidente Boldrini, i presidenti delle Commissioni Giustizia e Ambiente e i capigruppo di Montecitorio devono calendarizzare immediatamente questo disegno di legge, su cui si è ormai consolidata una maggioranza schiacciante che va oltre gli schieramenti. Ci sono tutti i presupposti per approvarlo definitivamente, in pochi giorni e senza fare alcuna modifica. Qualsiasi ipotesi migliorativa del testo può essere eventualmente inserita in un disegno di legge parallelo, senza ostacolare e ritardare ulteriormente la sua approvazione definitiva. Intanto entri in vigore questa legge e si testi il suo portato.

Da oggi “traslochiamo” da Palazzo Madama all’aula di Montecitorio. Accendiamo tutti insieme i riflettori sui lavori dei deputati. Continuiamo a vigilare, con il contributo dei cittadini attenti, contro i tentativi di boicottaggio degli inquinatori. Se ciascuno fa il proprio dovere negli interessi della collettività, introduciamo una riforma di civiltà che aspettiamo da 20 anni.

Per questo chiediamo a chi ha a cuore le sorti dell’ambiente, della salute pubblica e dell’economia sana di scrivere ai deputati per chiedere loro di approvare subito le legge e senza cambiare #neancheunavirgola, andando a questo link: www.legambiente.it/chi-inquina-paghi

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