“Il 21 marzo è patrimonio di tutti”
Il dialogo sembra sincero,
di certo concreto e su un obiettivo che non può non essere condiviso:
quello di istituire la giornata della legalità e della memoria il 21
marzo, il primo giorno di primavera, dando un riconoscimento ufficiale
alla ultradecennale iniziativa dell’associazione Libera.
Una proposta di legge, quella
lanciata dai deputati Beppe Giulietti (Idv-Pd) e Fabio Granata (Pdl),
che rischia davvero di far saltare quello che definiscono il “’trasversalismo
dei furbetti”. Dice così il parlamentare del centrodestra, ex assessore
siciliano e vicepresidente della neo commissione antimafia. “Si tratta
di uscire fuori dai rispettivi steccati – aggiunge – per capire
che c’è un tessuto di legalità che ci deve interessare tutti e che
deve essere sostenuto e ampliato nel territorio senza distinzioni che
siano solamente ideologiche o di schieramento”. Una linea condivisa
in pieno dal giornalista fondatore di Articolo21.info: “La legalità
e la memoria condivisa sono realtà che ci riguardano tutti”. Con
una nota metodologica: partiamo dal basso, parliamo i ragazzi.
Dopo la missione a Casal di
Principe della commissione Cultura della Camera, la vicepresidente Pala
Frassinetti benedice l’iniziativa, sottolineando il valore dell’educazione
alla legalità nelle scuole. L’idea è appunto quella di estendere
la mobilitazione del 21 marzo nel ricordo delle vittime della mafia
– che nel 2009 Libera terrà a Napoli – con iniziative in tutte
le scuole della Penisola, per “allargare e approfondire la memoria
condivisa e l’identità nazionale”, si legge nel testo della proposta.
Anche perché “la costruzione di una prospettiva per l’Italia, infatti,
non può che nascere da una memoria comune, viva fra i giovani”.
Alla presentazione della iniziativa
legislativa promossa in chiave bipartisan – e che ha già raccolto
il sostegno di diversi parlamentari – erano presenti anche Roberto
Morrione, dell’ufficio di presidenza di Libera e presidente della fondazione ‘Liberainformazione’, e il presidente della
Fnsi Roberto Natale, che hanno espresso sostegno e interesse per la
iniziativa che sarà illustrata oggi stesso al presidente della Camera.
E hanno esternato le preoccupazioni relative allo stato dell’informazione.
Non è mancato un passaggio sulla vicenda Rai: “In entrambi gli schieramenti
– ha detto Giulietti – c’è gente che non condivide le posizioni
prese dai relativi gruppi sulla commissione di vigilanza. Da anni c’è
un’agenda con cinque nomi possibili. E’ possibile cambiare quest’agenda?”.
Ma su questo punto il dialogo sembra ancora incerto.
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