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3 – 4 novembre 2014

di Marco Ronci il . Rassegne

Trattativa Stato-mafia. L’ex ministro Conso: “Fu una mia scelta revocare il 41bis”- Ministro di grazia e giustiza durante gli anni delle stragi di Capaci e di via D’amelio, Giovani Conso, , afferma:”Non confermare il carcere duro per i boss di Cosa Nostra fu una mia scelta personalissima. Non ci furono pressioni o ricatti. Decisi io perché mi sembrava giusto”. Intervistato da Repubblica sui recenti fatti del processo sulla trattativa , compresa la deposizione di Napolitano, aggiunge:” Mi sto curando e non ho tempo di seguire nulla. Non so e non ho mai saputo nulla di questa trattativa tra la mafia e lo Stato. L’ex padrino di Bogheria, Flamia: “I servizi segreti mi salvarono dall’arresto”. L’attuale collaboratore di giustizia, Sergio Rosario Flamia, ex personaggio di spicco della mafia siciliana, ha fornito, alle autorità, importanti particolari per quanto riguarda il suo ruolo di informatore per i servizi segreti. Come riporta Repubblica : “ Venne uno di loro un giorno e mi disse che potevo stare tranquillo. Non sarei stato arrestato e i miei capi di imputazione sarebbero stati modificati.” afferma Flamia, aggiungendo anche di aver ricevuto dei compensi economici per il suo ruolo di informatore un merito a delle frasi in codice pronunciate in carcere dai Graviano.

 

Antimafia. Don Luigi Ciotti:  “Ringrazio Papa Francesco per le sue parole contro la mafia”- Papa Francesco è stato chiaro: “La mafia è adorazione del male”. Luigi Ciotti, oggi sull’Avvenire, ritorna sulle  parole del Papa in merito ai rapporti tra religione e criminalità organizzata: “Oggi la mafia si approfitta dell’attuale situazione economica, proponendosi come una via di salvezza per chi non arriva a fine mese. La chiesa non deve esimersi dalla lotta alla criminalità. Da sacerdote mi auguro che l’esempio di Francesco serva a sgombrare il campo da produnze e ambiguità che in passato hanno rappresentato l’atteggiamento di parte della Chiesa nei riguardi della mafia”.

 

Mafie nel Lazio. La Compagnia Carabinieri di Velletri ha dato esecuzione ad un decreto di confisca emesso dal Tribunale Ordinario di Roma su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, nei confronti degli eredi di Luca De Angelis detto “il gommista”, ucciso a Velletri nel dicembre del 2008 a seguito di un agguato a colpi d’arma da fuoco. La notizia integrale qui. 

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