Premio Morrione: vincono inchieste su rifiuti e lavoro
Una inchiesta sul traffico di rifiuti alle porte della Capitale e una sulle condizioni di lavoro degli autotrasportatori vincono, per la prima volta ex aequo, il primo posto del premio dedicato a Roberto Morrione, giornalista Rai, fondatore di Rainews24 e Libera Informazione e scomparso nel maggio del 2011. Il concorso, giunto alla terza edizione, è promosso all’interno del “Premio Ilaria Alpi” e la premiazione dei vincitori si terrà questa sera durante la cerimonia finale della XX edizione dell’appuntamento di Riccione dedicato al giornalismo televisivo, nel nome di Ilaria Alpi, giornalista uccisa a Mogadiscio il 20 marzo del 1994 con l’operatore Tv, Miran Hrovatin. Secondo posto per i giornalisti che hanno realizzato l’inchiesta “Una storia sommersa” . Un importante lavoro quello portato avanti dai giovani giornalisti che hanno realizzato le tre inchieste finaliste del Premio che – come afferma la presidente della giuria del Premio Morrione, Marcella Sansoni – sono tutti vincitori”.
I trailer delle due inchieste:
Anelli di fumo – di Edoardo Belli, Rossella Granata, Elena Risi e Valentina Vivona, tutor Alessandro Gaeta, svela il contagio della “terra dei fuochi” oltre i confini campani, portando alla luce il fenomeno illegale dei roghi tossici che ora interessa anche la zona di Roma Est e non solo. Si percorre tutta la filiera dei rifiuti della Capitale, che apparentemente parte dal mestiere dei “robivecchi” la raccolta del ferro in giro per la città tradizionalmente praticata dalle popolazioni rom e sinti – e invece coinvolge ormai un sistema collaudato di sfruttamento per il ritiro e lo smaltimento degli scarti tossici e ingombranti di ogni tipo di azienda, dalle ditte edili o di ristrutturazione sino alla grande distribuzione.
“I camion degli altri”, del ventiduenne Lorenzo Pirovano, tutor Francesca Barzini, indaga sulle condizioni di lavoro degli autotrasportatori; settore che spesso si regge su contratti illegali, concorrenza spietata, sconfinando sovente nelle estorsioni, il tutto con la “colpevole inefficienza” delle normative europee e nazionali. Con la sua inchiesta, il giovane autore ci porta sulle strade e nelle stazioni di servizio, negli uffici sindacali delle associazioni di categoria, per far luce sui sistemi di assunzione ai limiti dello sfruttamento e i drammi causati dalla sfrenata delocalizzazione.
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