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Aereoporto della camorra? L’assessore replica: “c’è l’autorizzazione della questura”

Comitato anticamorra – Pignataro Maggiore (CE) il . Campania, Dai territori

Il Comitato anticamorra di Pignataro Maggiore ha diffuso
il seguente comunicato: “Da mesi andiamo
denunciando – finora senza esito apparente – la grave vicenda della
manifestazione aviatoria svoltasi in data 2 marzo 2008 all’aviosuperficie
“La Selva” di Vitulazio, conosciuta come l’“aeroporto della camorra”
e gestita da Antonio Lubrano, esponente di una potente famiglia mafiosa
(cosca Lubrano-Nuvoletta). Alla ormai famosa
“Festa dell’Ala” – dove Antonio Lubrano faceva gli onori di casa
– partecipò con uomini in divisa e relativo automezzo la Protezione
civile di Pignataro Maggiore, con in testa l’assessore competente Vincenzo
Romagnuolo, figlio del tenente colonnello dell’Aeronautica militare
Renato Romagnuolo. Quest’ultimo, come si evince dalle cronache, fece
la parte del leone. Ma il tenente colonnello Renato Romagnuolo non fu
l’unico esponente dell’Aeronautica militare a partecipare alla
“Festa dell’Ala”. Presenti, inoltre, numerosi giornalisti (con
dirigenti sindacali e dell’Ordine professionale di Napoli), immemori
anche del fatto che Antonio Lubrano
è fratello del defunto Gaetano Lubrano, uno dei sanguinari boss che
decisero l’assassinio del giovane giornalista del
“Mattino”, Giancarlo Siani. In un maldestro tentativo di giustificarsi,
nel corso della seduta del Consiglio comunale di Pignataro Maggiore
del 10 ottobre 2008, l’assessore Vincenzo Romagnuolo
– e il suo intervento è stato pienamente condiviso dal sindaco Giorgio
Magliocca – ha affermato tra l’altro che l’aviosuperficie
“La Selva” è autorizzata dalla Questura e che
è gestita da tale Antonio Parisi. Da un nostro
accertamento è emerso che un certo Antonio Parisi condivide con Antonio
Lubrano almeno due indirizzi e un numero di telefono nel territorio
del Comune di Vitulazio; Parisi è
quindi, con tutta evidenza, un prestanome. Peraltro lo sanno tutti,
ad eccezione dell’assessore Romagnuolo e del sindaco di Pignataro Maggiore,
che l’“aeroporto della camorra”
è gestito ed è di proprietà di Antonio Lubrano. Con gli strumenti
a sua disposizione, la Questura di Caserta
potrà facilmente trovare – se riterrà
di disporre accertamenti – altri collegamenti tra Antonio Parisi e Antonio
Lubrano. Esprimiamo tutto il nostro sconcerto per l’autorizzazione concessa
all’aviosuperficie “La Selva” di Vitulazio. E chiediamo alla Questura
di voler riconsiderare, a tutti i fini di legge, l’intera vicenda che
vede protagonista il noto Antonio Lubrano”.

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