La rassegna
Notizia bomba: sequesto preventivo al ristorante “La Rampa”, in piazza di Spagna, nel centro della Capitale. Non è un ristorante qualunque, ci vanno i vip e i parlamentari, le veline e i capitali d’industria. Anche per i magistrati non è un ristorante qualunque: i proprietari sarebbero legati alle famiglie Pelle-Vottari, le stesse della strage di Duisburg e della faida di San Luca (Corriere della Sera, 21 ottobre 2008). Famiglie potenti e radicate in Calabria, ma anche altrove (Unità, 24 ottobre 2008).
Calogero Mannino, senatore dell’Udc, ex ministro della Dc, non è mai stato mafioso né ha mai avuto rapporti con la mafia. E chi lo ha sostenuto, vedi Comune di Palermo, sarà costretto a pagare. Così recita la sentenza della corte d’appello del capoluogo siciliano. Una lunga vicenda, iniziata nel ’94. Mannino è stato in carcere per due anni, accusato di aver avuto rapporti con cosa nostra e di aver favorito alcuni boss di prestigio. Adesso la parola fine alla vicenda con una piena assoluzione (Corriere della Sera e Avvenire – 23 ottobre 2008).
Bambini e bambine costretti a prostituirsi. Un milione e mezzo di piccoli schiavi del sesso. Il Sud-Est asiatico e l’Africa le aree più colpite.
Ma il fenomeno è diffuso anche in Italia attraverso lo sfruttamento via internet. Ala pedopornografia on line segue la prostituzione minorile, un “mercato” lucroso sul quale si sono fiondate diverse organizzazioni criminali. A lanciare l’allarme sono l’Unicef e L’Ecpat (Avvenire, 22 ottobre 2004).
Saviano sì, Saviano no. A Castevolturno, il paese della stragi di migranti per mano della camorra, c’è chi non vuol sentir parlare dello scrittore e lo minaccia con scritte sui muri (Corriere della Sera, 23 ottobre 2008). Una diatriba che arriva addirittura al Viminale: è il ministro dell’Interno Roberto Maroni a invitare l’autore di Gomorra ad abbassare i toni. Il leghista, pur assicurando la massima protezione possibile, invita Saviano a recedere dall’intento di abbandonare l’Italia dopo le continue minacce ricevute. E lo fa con una puntualizzazione: non è l’unico simbolo, c’è chi continua a battersi e non molla nonostante le minacce e la vita sotto scorta. Dal canto suo, Saviano (che continua a mietere premi e copertina sulla stampa) annuncia la resistenza, ma non ritira la decisione di andar via (Corriere della Sera 1 – Corriere della Sera 2 / 18 ottobre 2008).
Il Papa sceglie la linea del silenzio: in visita a Pompei, non parla della camorra, suscitando polemiche. Ma dalla Santa Sede si precisa: non lo ha fatto per rispetto degli onesti, per incoraggiare la gente per bene (Corriere della Sera 20 ottobre 2008).
Un sottosegretario in quota Casalesi. Si parla di Nicola Cosentino, chiamato in causa da diversi pentiti, nell’ambito delle indagini relative alle ecomafie in Campania (Unità, 18 ottobre 2008). Mentre la lente dei pm si sofferma anche sui commissari che hanno gestito l’emergenza rifiuti in Campania: si parla di Guido Bertolaso e del prefetto Alessandro Pansa. Le accuse: avrebbero nascosto il reale stato ambientale dell’area, fingendo che tutto andasse per il meglio, per allontanare le indagini della magistratura (Mattino, 22 ottobre 2008). Anche Antonio Bassolino è di nuovo al centro delle indagini: sono stati sequestrati un assegno da 80 milioni di lire firmato dal governatore della Campania, alcune agendine e computer in casa di Pino Petrella, ex deputato ds. Le accuse: traffico illecito di rifiuti (Mattino, 22 ottobre 2008).
Ultima dal fronte campano: finisce in cella il boss-poeta Tommaso Prestieri, ex fedelissimo dei Di Lauro, raffinato trafficante di dorga. Sarebbe coinvolto nel tentato omicidio dell’impresario edile Enrico Assante (Mattino, 18 ottobre 2008).
Impossibile non ricordare il terzo anniversario dell’assassinio di Franco Fortugno. A Locri, dove fu ucciso il 16 ottobre del 2005, la commemorazione ufficiale e qualche contestazione (Quotidiano della Calabria, 17 ottobre 2008).
Anche Antonio Pelle, l’uomo che avrebbe ordinato la strage di Duisburg, è finito in cella, preso dalla polizia. Nel suo covo il boss teneva una piantagione di mariujana (Quotidiano della Calabria 17 ottobre 2008 / Quotidiano della Calabria 18 ottobre 2008).
Magistratura collusa, massoneria deviata tra le toghe? Il pm Luigi De Magistris rilancia le accuse dei mesi scorsi, chiamando in causa i giudici
della Calabria (Corriere della Sera, Quotidiano della Calabria / 19 ottobre 2008). Che rispondono levando gli scudi (Quotidiano della Calabria, 22 ottobre 2008).
Minacce al pm antimafia Vincenzo Luberto, la cui abitazione è stata visitata dai ladri, che però hanno portato via solo alcuni dei molti oggetti di valore presenti (Quotidiano della Calabria, 17 ottobre 2008 / Gazzetta del Sud, 18 ottobre 2008).
Altra novità in casa Vrenna: la prefettura nega il certificato antimafia al gruppo dell’imprenditore condannato, adesso gestito da un ex magistrato (Quotidiano della Calabria, 18 ottobre 2008).
Ancora cattive notizie che riguardano l’autostrada Salerno- Reggio Calabria: solo due delle ditte impegnate nei lavori di ammodernamento sono disposte a continuare, per via delle pressioni delle ‘ndrine (Gazzetta del Sud 19 ottobre 2008).
L’inchiesta sui rifiuti tossici a Crotone arriva fino a Reggio Calabria: le scorie della Pertusola sarebbero state seppellite sotto la pista dell’aeroporto (Quotidiano della Calabria 20 e 21 ottobre 2008).
Si continua a indagare sull’Asl di Locri: altri 9 indagati, nell’inchiesta,
con i magistrati ad ipotizzare l’esistenza di una cupola che avrebbe gestito gli appalti (Avvenire, 24 ottobre 2008).
Infine, l’ennesimo arresto eccellente: tocca a Domenico Morabito da Africo, nipote del famigerato “Tiradrittu” (Gazzetta del Sud, 23 ottobre 2008).
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