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Droga, Libera Umbria sul servizio di AnnoUno: serve serietà no a sensazionalismo

di redazione* il . Brevi

Traffici di droga, morti per overdose e tossicodipendenze sono argomenti seri e come tali andrebbero trattati.

L’esatto contrario di quanto fatto nella puntata di giovedì 29 maggio da Announo, la trasmissione di Michele Santoro su La7, che ha realizzato un servizio su Perugia e la droga davvero poco utile, privo di approfondimento e ricco invece di stereotipi e luoghi comuni.

Come è noto, noi di Libera siamo molto attenti al tema, tanto da aver recentemente presentato un articolato dossier sul fenomeno delle morti per overdose e del narcotraffico in Umbria, realizzato insieme alla Regione. Sappiamo del resto che il traffico di sostanze proibite è uno dei più potenti strumenti dell’accumulazione mafiosa di capitali, arma terribile in mano a un potere criminale pervasivo. Non siamo certo tra quelli che negano l’esistenza e la gravità del problema (peraltro non lo fa più nessuno), ma la serietà della questione impone appunto un approccio altrettanto serio, come quello che abbiamo cercato di adottare nella stesura del Dossier.

Mettere insieme invece immagini e parole ad effetto, intervistando ragazzine alticce e inquadrando un tossicodipendente “fatto”, per poi scoprire che nei parchi pubblici ci sono le siringhe, ci sembra davvero un’operazione di scarsa utilità, della quale fatichiamo a capire il senso. Servizi giornalistici di questo tipo sono linfa soltanto per chi strumentalizza l’argomento per speculazione politica, senza dare alcun contributo di conoscenza e alcun sostegno a quanti, nelle istituzioni e nella società civile, operano per affrontare e cercare risolvere il problema.

 

*A cura di Libera Umbria

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