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Proiettili al vicesindaco
Slogan per il superlatitante Setola

Di Raffaele Sardo il . Campania, Dai territori

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Scritte minacciose contro il sindaco e due
proiettili calibro 38 pervenuti in una busta al vicesindaco. A Castel Volturno,
nonostante la militarizzazione del territorio e la tutela armata, i
rappresentanti delle istituzioni sono di nuovo nel mirino della camorra. Le
scritte minacciose e infamanti contro il primo cittadino Francesco Nuzzo, eletto
a capo di una lista civica di centrosinistra, sono comparse nelle prime ore di
mercoledì.

Lungo la facciata esterna del municipio, la scritta più grande:
“Nuzzo devi morire”. La si poteva leggere anche nella tarda mattinata,
nonostante che gli operai dell´ufficio manutenzione avessero già provveduto a
ripulire il muro alla meglio. Una scritta analoga compariva anche sulla fiancata
del palazzo municipale che dà sulla piazza principale. Poco più in là, lungo la
sponda del fiume Volturno, altre scritte: “Pentiti = infami”; “Siamo stufi degli
sbirri”, “Nuzzo Infame” e su una delle panchine, c´era anche una scritta contro
Roberto Saviano: “Saviano merda”.

Altre scritte sono state rinvenute per terra
in via Marinella: “Viva la camorra”, “Viva Setola”, il superlatitante dei
Casalesi, e sotto il ponticello che porta al cimitero altre scritte contro Nuzzo
e Saviano. I proiettili pervenuti al vicesindaco, Lorenzo Marcello, già protetto
da una scorta armata, sono arrivati martedì sera in una busta bianca lasciata
nei pressi della sua abitazione. Nuzzo, che fa il magistrato a Brescia, sino a
questo momento non ha voluto la scorta, ma ora non la esclude. Appena mercoledì
scorso aveva rilasciato una intervista a “Repubblica radio Tv”, in cui
denunciava le minacce ricevute dalla camorra locale, che aveva cercato di
mettere le mani sugli appalti per la bonifica del litorale domizio, dove sono
previsti investimenti per 800 milioni di euro. Poco più di una settimana fa una
manifestazione di residenti locali, aveva sfilato lungo tutto la domiziana fino
al municipio. Tra gli slogan più urlati, quelli contro il sindaco: “Nuzzo,
Nuzzo, vaff…”.

Ieri sera la vicenda ha avuto un´eco nel consiglio comunale già
convocato per altri argomenti. Un rappresentante della minoranza, l´avvocato
Ferdinando Letizia, ha voluto minimizzare l´accaduto: opera di tossicodipendenti
o balordi, ha detto.
L´8 novembre, l´amministrazione comunale ha convocato una
manifestazione anticamorra. «Le minacce non mi sorprendono – dice Nuzzo – . Ma
di certo il mio coraggio civile non cambia. Continuerò a pormi come alternativa
alla camorra, a rappresentare lo Stato».

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