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Caso Alpi-Hrovatin, desecretazione documenti imminente

di redazione il . Lazio

Dopo mesi di richieste e annunci fra poche ore  saranno consultabili “quasi tutti” i documenti relativi al duplice delitto Alpi – Hrovatin, al traffico di rifiuti e alle navi dei veleni. La notizia è stata rilanciata durante l’iniziativa “Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, cercatori di verità” che si è tenuta ieri pomeriggio presso la Sala del Roma Scout Center. A parlare di rifiuti tossici, traffici internazionali, navi dei veleni e del duplice delitto avvenuto a Mogadiscio il 20 marzo del 1994, fra gli altri Santo Della Volpe, direttore di Libera Informazione e Antonio Pergolizzi, dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente.

I due giornalisti hanno fatto il punto sul caso Alpi – Hrovatin, i tanti vuoti dell’inchiesta, i depistaggi, i misteri che intorno al caso ruotano. E hanno tracciato una analisi sulla situazione del traffico di rifiuti internazionale. Antonio Pergolizzi, inoltre, ha approfondito il caso delle “navi dei veleni” e il destino che oggi è riservato allo smaltimento dei rifiuti tossici in Italia e fatto il punto sulla “Terra dei fuochi”.  Il prossimo ufficio di presidenza della Camera dei deputati – convocato per le ore 13,00 di oggi– ha all’ordine del giorno il via alla pubblicazione di migliaia di dossier  che il governo Renzi ha scelto di declassificare e che riguardano anche questi aspetti legati al traffico di rifiuti nocivi. Negli anni – come ricorda il portale “Toxicleaks” nel riportare l’annuncio dell’imminente desecretazione, alcune commissioni parlamentari d’inchiesta se ne sono occupate e i loro archivi, fra poco, potrebbero diventare liberamente consultabili, facendo cadere il segreto su “quasi tutti” i documenti riservati. “Complessivamente la presidente della Camera Laura Boldrini – scrivono i curatori del portale che segue da vicino la desecretazione –  ha chiesto di rendere pubblici 2.100 dossier – attualmente segreti o riservati – provenienti dall’ex Sismi (oggi Aise) e circa 360 originati dai servizi interni, l’ex Sisde. E’ stata poi chiesta anche la declassificazione di una dozzina di audizioni realizzate dalla commissione “Alpi/Hrovatin”, oltre alla documentazione prodotta dalle procure di Roma e Paola sulle navi dei veleni”.

Un percorso, quello della desecretazione, che ha visto una sinergia fra il mondo dell’associazionismo, con la richiesta fatta da Green peace alla presidente della Camera, Laura Boldrini, il  mondo dell’informazione (con una accurata inchiesta su “Il Manifesto” a cura di Andrea Palladino e Andrea Tornago che denunciava il rischio di una discovery parziale degli atti) e una campagna- raccolta firme dell’associazione per la libertà d’espressione, Articolo21 che ha fatto sentire alle istituzioni il sostegno della cittadinanza attiva. Poi, nel marzo scorso, la presidente della Camera, Laura Boldrini  ha chiesto al Governo guidato da Matteo Renzi, la desecretazione complessiva degli atti sul caso Alpi-Hrovatin e il traffico dei rifiuti tossici. Il Governo, con un atto più ampio che ha riguardato anche altri documenti  sulle stragi, ha confermato la declassificazione degli atti per il caso Alpi -Hrovatin.

Fra qualche ora, dunque, l’avvio della desecretazione e la pubblicazione on line, sul sito della Camera dei deputati, di questi documenti.

 

 

 

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