La lettera di Messineo ad AntimafiaDuemila
Ecco la risposta del procuratore di Palermo Francesco Messineo inviata al caporedattore di AntimafiaDuemila, Lorenzo Baldo.
Ho ricevuto per il suo cortese tramite la lettera inviatami dal direttore Giorgio Bongiovanni, sottoscritta anche da numerosi autorevoli esponenti della società civile, attivamente impegnati nel contrasto alla mafia.
Nella lettera si esprimono preoccupazioni per il recente episodio di sospetta intimidazione mafiosa occorso al dott.Antonino Di Matteo, magistrato di questo Ufficio costantemente impegnato nella gestione di delicate indagini e gravi processi contro pericolosi esponenti della mafia, e si paventa la sottovalutazione di possibili situazioni di pericolo auspicando un segnale “forte” da parte delle istituzioni.
Desidero innanzitutto ringraziare tutti i firmatari della lettera per la cortese ed affettuosa sollecitudine manifestata nei confronti del dott.Di Matteo, e quindi indirettamente di tutti i magistrati impegnati nella lotta alla mafia.
Le espressioni di solidarietà e sostegno da parte della società civile ci incoraggiano e ci assicurano che non siamo soli nello svolgimento della nostra opera.
Più ancora, dolorose esperienze del passato ci insegnano che, mentre chi viene lasciato solo versa già per questo in grave pericolo, la solidarietà di molti è essa stessa una preziosa difesa.
Non intendiamo assolutamente sottovalutare la pericolosità di situazioni e segnali che si vanno manifestando.
La mafia è in gravi difficoltà per la ferma azione dello Stato, ma conserva intatta la sua pericolosità e la attitudine a concepire e realizzare disegni delittuosi ed inoltre esprime una subdola capacità di mettere alla prova i meccanismi di protezione appositamente apprestati.
La sicurezza del dott.Di Matteo e degli altri magistrati impegnati contro la mafia costituisce un impegno prioritario per gli organismi preposti alla gestione delle misure di protezione.
Ogni attenzione è stata dedicata, ed ancor più sarà dedicata in futuro, per adeguare costantemente e con largo margine positivo il contenuto delle misure già apprestate al presumibile livello del pericolo.
In tal senso sento di poter rassicurare i firmatari dell’appello e, nel ringraziarli ancora una volta, esprimo l’auspicio che si mantenga costante l’indispensabile collegamento fra la società civile e la magistratura, presupposto irrinunciabile per la efficacia della azione rivolta contro le associazioni criminali che minacciano la società.
*procuratore di Palermo
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