AGORAVOX, IL CITTADINO FA NOTIZIA
Carlo Revelli e
Francesco Piccinini
hanno il piacere di invitarla
alla presentazione ufficiale
di AgoraVox Italia
primo esempio, in Italia,
di giornalismo partecipativo.
La presentazione si terrà
venerdì 3 ottobre alle ore 11.00
presso il Nuovo Cinema
Aquila di via L’Aquila 68, Roma
A seguire buffet con aperitivo
AgoraVox è il primo esempio di
giornalismo partecipativo in Europa. Nasce da un’idea di Carlo
Revelli in seguito a un flow di informazione dei media mainstream
rispetto ad eventi come lo tsunami del 2004.
L’ideatore di AgoraVox, Carlo Revelli
e il project manager, Francesco Piccinini, presenteranno questo
progetto alla stampa, ai blogger e a tutti coloro che credono in un’informazione
libera. E sarà l’occasione per presentare la prima inchiesta partecipativa
italiana in un cinema simbolo della lotta alla criminalità.
Arnaldo Capezzuto, tenace giornalista
napoletano, presenterà, infatti, un’inchiesta su: Camorra e Rifiuti.
La prima inchiesta partecipativa mai realizzata in Italia, con materiali
inediti e testimonianze mai apparse sulla stampa nazionale, a cui hanno
collaborato anche “normali” cittadini con contributi scritti, foto
e video. Un’inchiesta lunga e complessa, perché AgoraVox ha cercato
di ricostruire 18 anni di connivenze. Un puzzle che messo insieme disegna
una Campania terra di conquista.
Sul palco anche Pino Maniaci,
giornalista antimafia e Giulio Cavalli (attore minacciato dalla
mafia), i quali faranno una puntata di Radio Mafiopoli, una trasmissione
radio sullo stile di Radio Aut di Peppino Impastato. I cittadini presenti
potranno intervenire in diretta e contribuire alla trasmissione. AgoraVox
e Pino Maniaci hanno iniziato una collaborazione su un’altra inchiesta
che vedrà la luce nel 2009.
AgoraVox Italia vuole essere, e all’estero
già lo è, un giornale che tratti le notizie da un punto di vista differente
da quello mainstream.
La rivoluzionarietà di AgoraVox
è soprattutto nella nuova concezione del ruolo del giornalista. In
un saggio sulla comunicazione di qualche anno fa, Giovanni Valentini
riassumeva alla perfezione questa idea: “la graduatoria (delle notizie)
non la stabilisce più il giornalista bensì il lettore, non più chi
produce e fornisce le notizie, bensì chi le richiede e le riceve”.
È il lettore che diventa parte integrante del sistema informativo.
Ed è per questo motivo che AgoraVox
è aperto a tutti coloro che abbiano qualcosa da dire.
Anche in Italia si sentiva questo bisogno
ed è per questo che Revelli ha ritenuto di portare questa esperienza
nel nostro paese, dopo che in Francia AgoraVox è il secondo medium
più citato su Internet dopo Le Figaro, e conta, oggi, un milione di
lettori e 40000 “reporter” che sottopongono degli articoli.
Tra loro circa 1000 moderatori votano gli articoli off line e quelli
più interessanti sono pubblicati.
Agoravox Italia: perché informazione
dal basso non significa bassa informazione.
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