Casertano, sapere andare
oltre un impegno di facciata
org 2.4 (Linux)”>
Dopo il massacro la statale Domiziana è
diventata scenario di guerriglia. Gli immigrati stanno protestando
dopo l’agguato che ha portato, ieri, alla morte dei loro
connazionali. Armati di mazze hanno rotto i vetri di diverse auto di
semplici persone che stavano percorrendo la statale. Scagliano poi
pietre contro le saracinesche dei negozi e le abitazioni dei
cittadini. Il tutto rovesciando continuamente cassonetti lungo la
statale.
Una situazione che fa da corollario
all’ennesima esplosione di brutalità che ha visto i cittadini del
casertano ancora inermi spettatori. Cogliamo l’occasione per
scambiare due battute a riguardo con Renato Natale, ex sindaco di
Casal di Principe e animatore dell’associazione di volontariato,
Jerry Essan Maslo.
Il dottor Natale si trova sulla
Domitiana nei pressi dei manifestanti e non fatica a definire la
situazione «parecchio agitata». Anche se le sue parole sono rivolte
soprattutto a una situazione emergenziale che pare sfuggire agli
occhi delle istituzioni: «Oltre all’accadimento in sé, pesante e
doloroso, la cosa grave è rappresentata dal fatto che è successo
nel momento in cui pareva esserci una attenzione da parte delle
istituzioni. Dopo l’arrivo di Polizia, l’insediamento della Mobile a
Casal di Principe, l’Esercito nelle strade e la visita di un
Ministro, Maroni, tutto pare essere come prima. E in poco tempo sono
morte quindici persone, comprese quelle uccise ieri in quella che
hanno già ribattezzato “la strage di San Gennaro”».
Natale parla infatti di una attenzione
solamente di facciata: «Una passerella, niente più, da parte di
tanti esponenti politici, compresa la venuta di Veltroni, leader
dell’opposizione». E di fronte ad un interesse non concreto le cose
rimangono come sono. «L’estorsione è ormai diffusa in ogni settore-
continua Natale – e i sei immigrati sono le persone che sono andate
di mezzo questa volta».
La protesta degli immigrati potrebbe
convogliarsi in una polarizzazione tra italiani e immigrati
acutizzando alcuni rapporti già duri, non aiutati da alcune poco
oculate sortite governative. Su questo Natale non ha dubbi: «Da
questo punto di vista il Governo ha vagliato delle iniziative
quantomeno discutibili. La strategia per affrontare il tema dell’
immigrazione, basata su repressione, presa delle impronte ai rom e
arresto di prostitute è assolutamente deprecabile e poco
costruttiva»
Trackback dal tuo sito.