Stragi ’93-’94, motivazioni sentenza confermano: Spatuzza e Tranchina credibili
I collaboratori di giustizia Gaspare Spatuzza e Fabio Tranchina che, tra l’altro, hanno permesso la riapertura delle indagini su via D’Amelio, sono attendibili. È quanto scrivono i giudici della corte d’assise d’appello di Firenze nelle motivazioni della sentenza con cui è stato confermato l’ergastolo al boss Francesco Tagliavia per le stragi di Roma, Firenze e Milano del 1993-1994. Dalle dichiarazioni «raccolte in questo giudizio», scrivono i giudici, «Tranchina è risultato un dichiarante attendibile e portatore di fatti oggettivamente credibili». I giudici condividono poi «le conclusioni positive» della corte di primo grado circa «la credibilità soggettiva ed oggettiva di Spatuzza». «L’insieme di questi dati – scrivono ancora i giudici – che si intrecciano storicamente e logicamente, costituisce la prova diretta che Tagliavia prese parte al progetto stragista mafioso eseguito dal mandamento di Brancaccio, come del resto era inevitabile per il capofamiglia di Corso dei Mille, che di esso era una delle colonne portanti».
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