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Libera a Ragusa, c’è.

Di Marco Bianco il . Dai territori, Sicilia

 “La nascita di Libera in provincia di Ragusa non è un fatto casuale o improvvisato. Libera nasce nel segno della continuità, come risultato del coagulo di identità ed esperienze differenti legate da un comune sentire”. Esordisce così Gianluca Floridia, responsabile del Comitato promotore di “Libera”, all’apertura della conferenza stampa di oggi che si è tenuta nella saletta della libreria “Saltatempo” a Ragusa. Con l’incontro di oggi si apre ufficialmente la campagna di tesseramento che precede l’attività e il radicamento nel territorio di “Libera” anche in provincia di Ragusa: un’isola felice secondo alcuni, la provincia “babba” per eccellenza in cui la criminalità organizzata sembra non esistere. Ma si tratta di semplice apparenza. Le organizzazioni criminali in provincia hanno preferito da sempre mantenere un basso profilo mescolandosi alla società attraverso una fitta rete di connivenze che lambisce anche la politica e le attività economiche.

Consapevoli del fatto che la criminalità e l’illegalità prosperano nel vuoto delle istituzioni e nella mancanza di un interlocutore serio ed affidabile i promotori di Libera si propongono di colmare questo vuoto ponendosi a fianco della gente e lottando insieme a loro per l’affermazione dei diritti e per una rinnovata cultura della legalità. “Come diceva il fondatore di Libera don Ciotti – continua Floridia – è necessario recuperare il diritto alla rabbia e all’indignazione. È fondamentale però che questa rabbia si trasformi in progettualità, altrimenti rimarrà solo testimonianza o poco più”. Non un insieme di sigle dunque ma prima di tutto facce, corpi, esponenti della società civile disposti a spendersi in prima persona nella quotidianità, lontani da riflettori e da facili vetrine.

Esponenti di spicco della società civile ragusana compongono il Comitato promotore: da Tommaso Fonte, ex segretario generale CGIL di Ragusa che da privato cittadino ha deciso di mettere a disposizione di Libera la sua esperienza trentennale di sindacalista, a Maurilio Assenza, responsabile della casa “don Puglisi” di Modica e punto di riferimento per l’associazionismo cattolico in provincia, a Carlo Ruta, storico e giornalista d’inchiesta recentemente colpito da una incredibile sentenza per stampa clandestina. Nello spirito sul quale si fonda Libera anche il coordinamento ragusano punta alla trasversalità lontana da colori politici e da caratterizzazioni religiose, una rete in cui giovani e meno giovani, singoli e associazioni si propongono di liberare le coscienze e di agire con idee e proposte concrete.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per convocare il primo congresso provinciale che si terrà giorno 18 ottobre presso l’aeroporto “Magliocco” di Comiso. O meglio, presso l’aeroporto “Pio la Torre” come tiene a precisare Gianluca Floridia. “Vogliamo che la gente capisca che l’intitolazione dell’aeroporto non ci interessa come fatto politico. Non si tratta di schieramento per una fazione o per un’altra, si tratta di preservare ed onorare la memoria di un uomo che può essere considerato a buon diritto come il padre dell’antimafia. Fu lui a comprendere per primo che la mafia andava combattuta privandola del sostentamento economico, e fu necessario il sangue del generale Dalla Chiesa perché la legge Rognoni-La Torre avesse forza sul territorio”.

Ottime premesse per un coordinamento che si spera forte, coraggioso e capace di lottare contro la ragnatela di poteri forti che soffocano silenziosamente la provincia di Ragusa. La provincia “babba”. Ma non troppo.

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